A RepIdee scenari di mobilità sostenibile

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Italo Calvino aveva immaginato le città invisibili. Repubblica delle Idee a Bologna ha raccontato quelle intelligenti. Merito degli ospiti del panel dedicato alla mobilità sostenibile (16 giugno) che hanno disegnato uno scenario molto più vicino di quanto si pensi e più condiviso di quello che si immagina. Le città del futuro saranno meno inquinate e le auto diventeranno un oggetto nuovo, spesso in condivisione, sempre in rete con altri servizi.

Molte le idee in circolo a Bologna. Il governo ha da poco presentato la roadmap sulla mobilità sostenibile che il presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Antonio Decaro, saluta con favore perché libera i centri urbani, mette al centro le persone, promuove una mobilità che tuteli i soggetti più deboli (pedoni e ciclisti) e dove l’auto di proprietà non sia più la regola.

“A Berlino pochissimi acquistano un’auto nuova, l’idea che le nostre città debbano essere più a misura dei cittadini è già passata nella testa della gente” è l’opinione del Ministro dei Trasporti Graziano Delrio che ha ribadito l’impegno del governo sull’elettrificazione.

Non solo. La Salerno-Reggio Calabria, l’ex grande incompiuta d’Italia, diventerà la prima autostrada smart italiana, dove si sperimenterà l’auto senza pilota grazie a sensori e telecamere intelligenti su 400 chilometri di tracciato e un servizio wireless di ultima generazione permetterà il dialogo fra l’autostrada, il veicolo e gli smartphone degli utenti, per raccogliere e diffondere informazioni meteo e di viabilità, in tempo reale.

La città del futuro sarà certamente sostenibile, quindi più pulita e meno congestionata. L’amministratore delegato di Toyota Italia, Andrea Carlucci, ha raccontato la scommessa sulla diffusione dell’auto a idrogeno mentre il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, ha auspicato incentivi per il passaggio ad auto ibride ed elettriche (“il parco auto italiano ha un’età media superiore ai 10 anni, uno dei più vecchi d’Europa”).

Da Francesco Venturini, direttore divisione Global E-Solutions di Enel, è arrivato l’invito a guardare lontano, sulla linea dell’orizzonte, perché l’automobile di domani non sarà più solo un mezzo di locomozione ma un pacchetto di servizi venduto insieme alla vettura. Basti pensare alla tecnologia Vehicle to Grid, lanciata da Enel in Danimarca lo scorso anno, poi nel Regno Unito, in Francia, Germania e ora arrivata anche in Italia grazie a un progetto pilota di car sharing elettrico aziendale in partnership con Nissan Italia. Grazie al V2G, l’e-car si trasforma in una batteria mobile che interagisce in modo intelligente con la rete elettrica, consentendo tra l’altro la stabilizzazione dei flussi di potenza: l’auto può accumulare energia negli orari di minor picco dei consumi e restituire eventuali quantitativi in eccesso. “Un sistema elettrificato dove l’auto consuma e immagazzina energia favorendo lo scambio di servizi con la rete” ha spiegato Venturini.

L’auto del futuro sarà un pezzo della smart grid” è anche l’opinione dell’ad di Ferrovie dello Stato Renato Mazzoncini: “Il cittadino quando arriverà in stazione lascerà l’auto elettrica in parcheggio per ricaricarla e consentire che ceda energia alla rete”. Nello stesso tempo la linea ferroviaria non collegherà più solo le città tra loro ma entrerà sempre più negli spazi urbani, come metropolitana leggera di superficie, vedi la linea M5 di Milano, costruita e gestita dalle Ferrovie dello Stato.

Il racconto del futuro della mobilità non passa più solo dalla questione ambientale. Come ha spiegato Venturini, il prezzo dell’energia rinnovabile si è dimezzato in 10 anni e sta progressivamente crollando: le rinnovabili sono diventate convenienti e lo diventeranno sempre di più, quindi dobbiamo guardare a un sistema che sarà sempre più elettrificato e che rappresenta una grande opportunità per l’Italia. “Enel, che è il primo gruppo elettrico al mondo per capitalizzazione di Borsa, ha deciso che presenterà presto un piano nazionale per l’installazione delle colonnine non solo in Italia ma in tutti i paesi in cui opera, perché il futuro arriverà lì”.

Un futuro che è già domani: il 14 aprile del 2018 il Campionato mondiale delle monoposto elettriche di Formula E sfreccerà silenziosamente anche per le vie di Roma, la città che solo pochi anni fa sognava il Gran premio di Formula 1.

Il futuro dell’auto non sarà più quello di una volta.