Casteldoria: una diga che dà energia anche alla natura

Le anguille sono pesci migratori, che sopravvivono sia in acque dolci – anche salmastre – che in acque salate.

Il loro ciclo di riproduzione è veramente complesso e misterioso: la femmina percorre migliaia di chilometri fino al Mar dei Sargassi, unica zona al mondo dove trova un habitat naturale adatto per deporre le proprie uova e poi, stremata dal viaggio, muore in queste acque.

Anche a causa di questo particolarissimo ciclo riproduttivo, l'anguilla non è allevabile per il ripopolamento ed è registrata come specie “in pericolo critico” - il gradino immediatamente precedente l'estinzione.

Per questo motivo, in occasione dell'ultima Giornata Internazionale dell'Ambiente, indetta nel 1972 dalle Nazioni Unite, nel fantastico scenario che fa da cornice alla Diga Enel di Casteldoria, in provincia di Sassari, è stato inaugurato il primo impianto di risalita per le anguille su tutto il territorio nazionale, che garantirà il ripopolamento del fiume Coghinas.

I bambini della scuola primaria hanno inaugurato l'impianto rilasciando 50 avannotti in una delle piccole vaschette che compongono la sofisticata e tecnologica scala che permetterà alle anguille di risalire il corso del fiume anche in presenza di sbarramenti e completare il loro ciclo biologico.

Gli interventi dell'uomo hanno interferito troppo spesso sull'ambiente e sulla biodiversità dei territori, ma l'uomo stesso ha gli strumenti necessari per difendere ciò che lo circonda.

È per questo che vogliamo essere parte attiva in questo progetto.

Una diga non è importante solamente in termini di approvvigionamento energetico, può esserlo anche in termini di tutela della natura.

Abbiamo fornito le nostre competenze in materia di gestione delle dighe e degli invasi e garantiremo il funzionamento di tutto il sistema perché è nostro dovere contribuire a rendere il mondo un posto migliore, facendo leva sulla nostra cultura e sui nostri valori a vantaggio dei territori in cui siamo presenti.