Ventotene e le isole verdi

Ventotene e le isole verdi

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Una trasformazione totale, esempio virtuoso per tutto il Mediterraneo. È la storia energetica di Ventotene, così come delle altre isole minori del nostro bacino, unite dal non facile destino di essere separate dalla rete elettrica nazionale.

A maggio 2016, Enel ha inaugurato a Ventotene il primo sistema che integra storage e motori per l’alimentazione energetica di un’isola. Si tratta di un sistema ibrido, composto da generatori e da una batteria da 600 kWh a ioni di litio, che permette di migliorare la qualità del servizio offerto ai cittadini e ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera.

Ventotene, nell’arcipelago delle Isole Pontine, costituisce il terreno ideale per una sperimentazione di questo tipo. L’isola, non collegata alla rete elettrica nazionale, è una meta turistica il cui fabbisogno elettrico registra grandi picchi d'intensità nella stagione estiva. I motori diesel sono costretti ad accendersi e spegnersi frequentemente, con un carico non ottimale che causa l’aumento dei consumi di carburante e peggiora l’efficienza complessiva del sistema. La batteria installata da Enel permette di immagazzinare l’elettricità prodotta in eccesso nei momenti di picco, così da evitare sprechi invernali e blackout estivi, quando l’isola è densamente popolata.

Il modello sostenibile di Ventotene potrebbe essere replicato in 286 isole europee con vantaggi per l’ambiente e per le oltre 10milioni di persone che le abitano. Ma la piccola isola pontina non è la sola ad usufruire già di questa importante evoluzione, perché già dal 2014 anche Capraia brilla di luce verde.

Nel suo caso, si tratta di energia che arriva dalla centrale di produzione Enel a biodiesel, l’unica ad alimentare l’isola toscana non interconnessa alla rete elettrica del continente. L’innovativo ed efficiente modello energetico di produzione di elettricità a bassissimo impatto ambientale ha reso Capraia la prima “isola verde” d’Italia, in grado di fornire elettricità alle 467 forniture di bassa tensione dei residenti con punte estive di circa 2.000 presenze. La produzione di elettricità per l’isola è affidata a una innovativa centrale elettrodiesel costituita da 4 nuovi generatori per una potenza totale di 2000 kW, alimentati esclusivamente con biodiesel, combustibile biodegradabile, senza zolfo e con emissioni nulle di CO2 che permette di evitare l’emissione di 2000 tonnellate di CO2 all’anno.

Ma le isole verdi non esistono solo in Italia. Il modello realizzato nelle Canarie da Enel nel 2014 è un esempio già operante di come sia possibile rendere le isole 100% rinnovabili ed energeticamente indipendenti dall’importazione di combustibili fossili e dal collegamento con reti di distribuzione continentali. A El Hierro, la più piccola delle isole dell’arcipelago spagnolo, Endesa ha infatti realizzato un impianto ibrido idro-eolico che ogni anno garantisce, oltre all’autosufficienza energetica, l’abbattimento di 18.700 tonnellate di COe il risparmio di 1,8 milioni di euro di petrolio importati in passato dall’isola per il proprio fabbisogno energetico.

Energicamente autosufficienti, dotate di sistemi di generazione elettrica innovativi, sostenibili sia dal punto ambientale che economico. Il futuro dell’energia parte dalle isole minori.