Sostenibilità in campo: Enel e l’agricoltura smart

Sostenibilità in campo: Enel e l’agricoltura smart

In provincia di Ferrara Enel ha un progetto ambizioso: conta di portare l’innovazione in tutti i campi. Comincerà da quelli di riso, proseguendo col mais, il grano, l’orzo, le barbabietole, fino ai frutteti e agli orti, per un totale di oltre cinquemila ettari.

Cosa ha a che fare l’Enel con l’agricoltura? Molto, al punto che il progetto che la multinazionale dell’energia ha messo a punto per Bonifiche Ferraresi, la più grande azienda agricola italiana (con 5500 ettari coltivati tra la provincia di Ferrara, l’aretino e la zona di Arborea, in Sardegna), si è aggiudicato il 10 ottobre il premio speciale “Best in class” alla 15esima edizione del Sodalitas Social Award: ossia il più prestigioso riconoscimento italiano alle imprese e alle organizzazioni che, con le loro iniziative, guidano la via al futuro sostenibile, tramite la promozione di crescita economica coniugata ai valori dello sviluppo sostenibile, dell’innovazione e dell’inclusione sociale.

La giuria, presieduta dal rettore dell’Università Cattolica di Milano Franco Anelli e composta, fra gli altri, da Assolombarda, Legambiente e Ministero dello Sviluppo economico, ha premiato il progetto presentato da Enel col titolo “Agricoltura Smart come quello che meglio ha saputo integrare e declinare quei valori. Valori che non sono soltanto di facciata, come ha ricordato Carlo Antonio Pescetti, consigliere delegato della Fondazione Sodalitas: “L’Italia è oggi molto indietro sul fronte della sostenibilità. Ridurre questo distacco è imprescindibile per rendere il nostro Paese più forte e competitivo, ed è una sfida che non possiamo vincere se non sono le imprese a prendere la guida”.

Come si fa a rendere smart l’agricoltura, a tradurre in realtà il titolo del progetto, rendendo le coltivazioni sempre più sostenibili e portandone l’impatto ambientale sempre più vicino allo zero? Il primo passo è stato portare nel settore agricolo l’innovazione sviluppata nel settore elettrico, a partire dallo sfruttamento delle energie alternative prodotte da fonti rinnovabili, soprattutto fotovoltaico (Enel installerà circa cinquemila metri quadri di pannelli solari sui tetti delle stalle e della riseria). Gli autoconsumi saranno massimizzati grazie all’integrazione del fotovoltaico con un sistema di accumulo energetico di grande scala fotovoltaico. I veicoli a servizio degli spostamenti nell’area produttiva sono stati sostituiti da veicoli elettrici - dalle bici alle auto - nonché sensori e sistemi di controllo remoto per l’irrigazione di precisione e il rivoluzionario sistema Vehicle to Grid di Enel, che trasformerà i veicoli elettrici, nelle ore in cui sono fermi, in batterie disponibili agli usi del distretto agricolo.

Ma Enel non si è fermata qui. Abbiamo dato accesso a Bonifiche Ferraresi ai nostri Hub d’Innovazione, in particolare quello di Tel Aviv, dove sono stati organizzati numerosi incontri con le più importanti startup che innovano nell’agricoltura di precisione, nell’ecosistema fra i più innovativi al mondo in questo settore. Un esempio di Open Innovation, che, facendo leva anche sulle competenze e le innovazioni che si sviluppano fuori dall’azienda, ha permesso di supportare Bonifiche Ferraresi a innovare anche nel suo core business. Servizio che Enel mette a disposizione di tutte le aziende, piccole e grandi, interessate ad essere supportate ad accedere agli ecosistemi d’innovazione più dinamici al mondo.

I dati parlano chiaro: il mercato dell’agricoltura smart è previsto in fortissima crescita, dai 5,2 miliardi di dollari del 2016 agli 11,2 miliardi stimati per il 2022. Ecco la ragione della partnership con Bonifiche Ferraresi: Enel vuole contribuire a questo cambiamento apportando tutta la sua esperienza nel settore elettrico, a partire dalla realizzazione del più esteso distretto agricolo “smart” d’Europa.

L’inaugurazione del progetto è prevista per la fine del 2017.

“Aiutare i nostri partner a innovare è il punto di partenza di un’innovazione che sia anche sostenibile”, ha detto Marco Gazzino, responsabile dell’unità Partnerships and Innovation Intelligence del Gruppo, che ha ritirato il premio Sodalitas nell’auditorium milanese di Assolombarda. “La collaborazione con Bonifiche Ferraresi ci ha permesso di realizzare interventi a sostegno dell’impiego di fonti rinnovabili, di trasporti a emissioni zero e dello sviluppo di un’industrializzazione sostenibile, in linea agli obiettivi di sviluppo sostenibile individuati dalle Nazioni Unite. L’unica innovazione possibile è quella sostenibile nel lungo termine, altrimenti è destinata ad avere vita breve.”

Oltre un secolo e mezzo fa, il filosofo statunitense Ralph Waldo Emerson scrisse: “Il primo uomo fu un agricoltore, e ogni nobiltà storica riposa sull’agricoltura”. Oggi, aggiungeremmo, su di essa sembra potersi fondare anche un nobile futuro per i nostri figli.