Dagli oceani alle montagne per un futuro sostenibile

Pubblicato giovedì, 26 aprile 2018

“Tutto ciò che prendiamo dalla Terra va restituito. È dentro questa circolarità che dobbiamo imparare a muoverci in futuro, adottando la sostenibilità come nostro principio di riferimento. Se non abbandoniamo l’attuale modello economico, per noi non ci sarà futuro”

– Alberto Pratesi, professore di Economia all’Università di Roma Tre

Il momento di agire

Molti sono stati gli interventi sull’emergenza dell’inquinamento da plastica, ancora sottovalutata dall’opinione pubblica. Fra le voci più autorevoli, l’oceanografa Sylvia Earle, fondatrice di Mission Blue, SEAlliance e Deep Ocean Exploration. “Sua Profondità”, come l’ha soprannominata il New York Times, è stata ospite delle conferenze “Salvare gli oceani” e “Ocean Rescue for a better future”.

Nonostante le acque marine siano invase ogni anno da oltre 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici, col rischio che il loro numero superi quello dei pesci entro il 2050, Sylvia Earle ha evidenziato una grande opportunità per le nuove generazioni: oggi è maturata una consapevolezza sull’importanza della biodiversità e delle correnti come stabilizzatrici del clima terrestre e questo ci spinge ad agire in prima persona per la preservazione dell’ecosistema.

Il Festival delle Scienze ha promosso l’adesione alla campagna #PassOnPlastic, che invita non solo all’abbandono dell’uso della plastica nella vita quotidiana, ma anche allo studio di rimedi intelligenti per la sua definitiva sostituzione. La tutela delle acque degli oceani è un obiettivo su cui sta lavorando anche Enel, impegnata nella ricerca di soluzioni innovative per produrre energia pulita dal mare.   

Dagli oceani alle montagne

Sulle conseguenze di questo inquinamento, ha offerto una testimonianza da ricordare anche Andrea Fantini, lo skipper dell’imbarcazione ecopower, di cui EGP è Innovation Partner: la Class 40 Enel Green Power. Il velista ha raccontato, durante l’evento di chiusura della rassegna, la sua esperienza nell’ultima edizione della regata Transat Jacques Vabre, quando è stato costretto al ritiro proprio a causa di UFO (unidentified floating objects) che hanno colpito lo scafo al largo del Portogallo. I rifiuti hanno mandato in avaria il motore, ma la Class 40 Enel Green Power parteciperà a nuove competizioni già quest’anno, portando nel mondo l’esempio di una navigazione a zero emissioni, dove la tecnologia è al servizio della sostenibilità.

“Nel 2015 - ha ricordato il velista - abbiamo battuto un record di velocità in barca a vela tra San Francisco e Shangai e durante tutta la traversata, circa 7.000 miglia percorsi in 25 giorni, non c'è stato un solo giorno in cui non abbiamo visto o urtato contro plastiche di tutti i tipi. È un problema enorme presente a tutte le latitudini”. 

“È arrivato il momento di agire. Nelle nostre traversate in mare usiamo solo l'energia del vento e del sole ed eliminiamo tutto quello che è di troppo. Uno stile di vita semplice che potrebbe essere adottato anche tutti i giorni. Un esempio per sensibilizzare le persone e far capire che è possibile cambiare, a partire dai più piccoli”

– Andrea Fantini, skipper

Altro progetto parte del programma del festival e sostenuto da EGP, è la mostra fotografica di Fabiano Ventura, “Sulle tracce dei ghiacciai - Alla ricerca del passato per un futuro sostenibile”.

Con una serie di scatti realizzati sulle vette più alte del mondo, Ventura ha mostrato le conseguenze del cambiamento climatico: la ritirata dei ghiacciai viene documentata confrontando le stampe dei primi esploratori con quelle odierne, risultato di spedizioni organizzate ogni due anni (Karakorum 2009, Caucaso 2011, Alaska 2013, Ande 2016). La quinta è cominciata proprio il 20 aprile, con destinazione Everest (8848 mt), Kangchenjunga (8586 mt) e Cho Oyu (8201 mt), parte della catena dell'Himalaya

“Il progetto di fotografia comparativa sulla scomparsa dei ghiacciai viene sviluppato per offrire la massima visibilità a un tema che riteniamo fondamentale per la comprensione della sostenibilità. Oltre alle spedizioni per i rilievi scientifici, organizziamo eventi ed esibizioni per diffondere una maggior consapevolezza ecologica”

– Fabiano Ventura, fotografo ed esploratore

L’esposizione resterà aperta in Auditorium fino all’8 giugno, permettendo al regista Federico Santini di realizzare videoriprese per un documentario che racconterà le esperienze sul campo e la storia degli scalatori del passato. Grazie all’uso di satellitari, collegandosi al sito del progetto sarà possibile seguire in tempo reale i risultati della spedizione. 

Il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Milano studierà, poi, il bilancio di massa dei ghiacciai visitati dal team di Ventura, grazie a un lavoro di telerilevamento. Gli ultimi rilievi sono in programma per il 2020, quando il gruppo viaggerà anche nel complesso delle Alpi.

Se la ricerca della causa prima resta ancora un mistero per l’uomo, sotto gli occhi di tutti ci sono, però, le conseguenze che la Terra sta vivendo per le nostre azioni. Cambiare si può e si deve: con Enel un nuovo percorso è già cominciato.

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