Matera 2019, la cultura è energia sociale

Matera 2019, la cultura è energia sociale

Un anno che non finisce. Matera Capitale Europea della Cultura non si ferma al 2019: il viaggio intrapreso dalla città dei Sassi segna l’inizio di una rinascita che punta a un futuro aperto e inclusivo, da costruire insieme.

Un modello che ha già dimostrato come cultura, tradizioni e coinvolgimento delle comunità locali siano in grado di mettere in moto innovazione e creazione di valore. È questo uno dei risultati più significativi sottolineati da Istituzioni e partner della manifestazione, sostenuta anche dal nostro Gruppo, il 20 dicembre nel corso della conferenza stampa finale e durante “Open Future, Together!”, la cerimonia di chiusura di un anno straordinario con il concerto alla Cava del Sole coordinato da Manuel Agnelli e il passaggio di consegne con la città irlandese di Galway e la croata Rijeka.

I risultati straordinari di un lavoro corale

Il successo di Matera 2019 è frutto di un lavoro corale, iniziato già dalla fase di candidatura. Una strategia diventata nell’ambito delle capitali europee della cultura un punto di riferimento: la città ha affrontato la sfida attraverso la grande partecipazione dei cittadini, il coinvolgimento di artisti nazionali e internazionali, la promozione di attività multidisciplinari e un programma culturale rappresentato per l’85% da progetti originali.

Un modello capace di generare valore come dimostrano i dati di questo 2019: 17mila studenti coinvolti, 1.500 volontari, 18mila cittadini che hanno contribuito alle produzioni culturali in 37 progetti di comunità. In totale gli eventi realizzati dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 sono stati 1.228, di cui 410 in tutto il territorio regionale, con il coinvolgimento di 482 artisti.

Forte l’impulso all’economia: Matera risulta essere la capitale europea della cultura al primo posto per percentuale di crescita del turismo nella storia della manifestazione. Nel 2019 i turisti stranieri nella città dei Sassi sono aumentati del 30%, mentre le presenze in Basilicata del 34%.

Vicinanza al territorio, cultura e responsabilità sono proprio i valori che ci hanno spinto a essere Silver Partner di questa manifestazione e, come ha ricordato durante la conferenza stampa Carlo Cascella, responsabile Affari Istituzionali Area Sud di Enel Italia, queste iniziative ci danno l’opportunità di offrire una visione dell’energia orientata al futuro.

Energia declinata attraverso il progetto Lumen Social Light, realizzato a Matera con i laboratori di Open Design School, che ha visto il recupero dell’antica tradizione delle luminarie con la realizzazione dei map pointer per valorizzare alcuni punti strategici nella città dei Sassi. E ancora con l’allestimento dell’Open Dome in Piazza San Francesco, nell’ambito dell’Open Culture Festival: uno spazio dove i visitatori hanno avuto la possibilità, attraverso tecnologie di realtà virtuale, di partecipare a “ECOC Digital Visions - Le Capitali”, sperimentando un viaggio virtuale nelle capitali culturali europee.

Infine, per celebrare la conclusione di Matera 2019, la sera del 19 dicembre abbiamo portato la grande musica classica di Mozart, Haydn e Beethoven al Teatro Guerrieri, con l’esibizione del Quartetto d’archi dei Solisti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

“Capitale per sempre”

L’anno da Capitale della Cultura dell’Europa ha portato alla città dei Sassi una nuova consapevolezza, trasformandosi in un nuovo inizio. A sottolinearlo è stato Salvatore Adduce, Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, che ha parlato di questa esperienza come “una cassetta degli attrezzi da cui ciascun cittadino può liberamente prendere quello che gli serve per affrontare con un approccio nuovo le sfide che lo attendono”. Attrezzi che, ha aggiunto, “non servono a costruire mattoni, ma ad irrobustire competenze”.

Un anno che ha posto le basi per proseguire in un percorso di crescita fondato sulle persone e sui valori della cultura e dell’innovazione. Un concetto sottolineato dal Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, che, ricordando il regista e poeta Pier Paolo Pasolini, ha invitato la comunità di Matera a non disperdere il patrimonio conquistato quest’anno: “Pasolini disse di aver trovato qui il sole, oggi non troverebbe solo il sole ma una città conosciuta in tutto il mondo e che ha rappresentato in modo straordinario l’Italia e i più autentici valori dell’Europa”.

A ribadire la rilevanza dei risultati raggiunti è intervenuto anche il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini secondo il quale Matera ha saputo valorizzare il proprio patrimonio dimostrando di avere tutti i titoli per restare “Capitale per sempre”.

“La necessità di creare sempre nuova storia - ha spiegato Raffaello Ruggeri, sindaco di Matera - è un elemento identitario ineliminabile”. Grazie a questa consapevolezza la città ha vissuto quest’anno “come anticipazione del futuro e, nell’anno in cui avrebbe potuto abbandonarsi ai festeggiamenti, ha impostato il suo avvenire lavorando alla creazione di presìdi per la produzione culturale, perché è questa la caratteristica che distingue le città che vivono di cultura da quelle che si limitano a consumarla senza crearla: la cultura è energia sociale”. Energia che dal legame con il territorio e con le comunità genera valore per costruire un futuro più sostenibile, insieme.