#StemYourself con i nostri Tech Talks

#StemYourself con i nostri Tech Talks

{{item.title}}

Il rapporto 2020 sul gender gap nelle facoltà STEM (acronimo di Science, Technology, Engineering, Mathematics) curato dall’Osservatorio Talents Venture e STEAMiamoci, con la supervisione del Centro Studi Assolombarda, indica che negli ultimi cinque anni il numero di studenti che ha scelto una facoltà STEM è cresciuto del 7,8% tra i ragazzi e del 6,9% tra le ragazze, allargando quindi ulteriormente il divario che vede una prevalenza di ragazzi tra gli iscritti alle lauree STEM (il 63% nell’a.a. 2018/2019).

Per sensibilizzare sul gender gap negli ambiti attinenti le discipline tecnico-scientifiche e incoraggiare studenti e soprattutto studentesse nell’intraprendere percorsi orientati alle professioni STEM, anche quest’anno abbiamo deciso di dare il nostro contributo con la seconda edizione dei Tech Talks, un ciclo di incontri digitali che vedono come protagoniste role model di successo del mondo scientifico e tecnologico; gli incontri sono promossi dalla Funzione Global Digital Solutions di Enel, famiglia professionale guidata da Carlo Bozzoli, e organizzati dal team delle Risorse Umane della stessa Funzione.

La prima edizione dello scorso anno, tutta in modalità online, ha visto la partecipazione di oltre 600 studenti e insegnanti da scuole di tutto il territorio nazionale, per seguire gli interventi di Ersilia Vaudo, Chief Diversity Officer dell’Agenzia Spaziale Europea, e di Francesca Gabrielli, Amministratrice Delegata di Assist Digital.

Anche quest’anno l’obiettivo è stato quello di condividere l’importanza delle discipline STEM all’interno delle grandi sfide che riguardano il nostro presente e il nostro futuro.

Guarda il video racconto

Tech Talks con Raffaella Ida Rumiati 

Il primo dei Tech Talks 2021 si è tenuto il 10 dicembre, ospite Raffaella Ida Rumiati, Professoressa di Neuroscienze cognitive alla Sissa di Trieste, che ha dialogato in diretta streaming con studenti e docenti di 11 scuole superiori da tutto il territorio nazionale.

L’incontro è stato aperto da Carlo Bozzoli, Direttore Global Digital Solutions, che si è soffermato sull’importanza della diversità e dell’inclusione come fattori imprescindibili all’interno dei moderni modelli di business: “Moltissimi studi evidenziano come le aziende che dispongono di forza lavoro diversificata abbiano performance migliori”, intendendo per diversità non soltanto quella di genere, ma anche “etnica, sociale e culturale, fattori determinanti per andare incontro ai bisogno dei clienti”.  

Ha quindi preso la parola Raffaella Ida Rumiati, che ha cominciato con l’inquadrare, attraverso dati e statistiche, il problema del gender gap nelle discipline STEM in Italia già a partire dalla scuola. La rilevazione PISA del 2018, effettuata su studenti di 15 anni, indica che a livello globale l’Italia è al secondo posto per gap di genere in matematica: davanti a noi solo la Colombia. Questo vantaggio dei ragazzi sulle ragazze nelle discipline STEM è confermato anche dai dati Invalsi 2021, che mostrano una differenza significativa a favore dei primi sia nella scuola primaria sia nei test effettuati in terza media. Sono presenti importanti differenze anche nella scuola secondaria, più marcate negli istituti tecnici e meno nei licei e negli istituti professionali.

Il dato più allarmante è però quello relativo alle università. In questo caso il gender gap nel cosiddetto career path tra maschi e femmine è ancora più evidente. Nonostante le ragazze si immatricolino di più all’università, le docenti universitarie donne sono una netta minoranza rispetto agli uomini, solo il 25%. Questa differenza, ancora più marcata se si guarda alle sole facoltà STEM, comincia a vedersi già dai primi livelli di assistente e ricercatore, e diventa sempre più grande nelle posizioni di professore associato e ordinario.

Ma il gender gap, secondo Rumiati, non è una condizione universale: “Molti studi dimostrano come nei Paesi scandinavi, e in generale nei Paesi dove c’è un più elevato livello di emancipazione economicagiuridica e sanitaria delle donna, il gender gap sia estremamente ridotto, fino addirittura a scomparire in Islanda”. Diventa quindi fondamentale non dare questi dati per assodati, perché “le nostre traiettorie educative e lavorative sono anche influenzate dal contesto economico e sociale intorno a noi”. È quindi fondamentale portare avanti una battaglia culturale che elimini gli stereotipi di genere e favorisca, anche attraverso provvedimenti economici e di welfare, il percorso delle donne nelle STEM. Questo avrebbe un impatto positivo anche sul divario salariale tra donne e uomini, essendo le professioni STEM quelle meglio retribuite sul mercato.

Rivedi lo streaming del primo Tech Talks 2021

Ascolta il podcast di Enel Radio con Raffaella Ida Rumiati

Tech Talks con Filomena Floriana Ferrara 

Il secondo dei Tech Talks 2021, tenutosi il 16 dicembre, ha visto come ospite Filomena Floriana Ferrara, Corporate Social Responsibility Country Manager di IBM.

Il talk è stato preceduto dall’intervento di Raffaele Cirullo, Responsabile Digital Hub di Enel X, che ha raccontato il percorso della società del Gruppo che oggi vanta una presenza in più di 20 Paesi: “come Enel X abbiamo l'obiettivo di assistere i clienti nella decarbonizzazione dei loro consumi. Nel 2040 la produzione di energia rinnovabile e pulita sarà, a livello mondiale, 4 volte maggiore di adesso, e noi siamo in prima linea e leader mondiali di questa transizione”.

A seguire, Floriana Ferrara ha aperto il suo discorso raccontando a tutte le ragazze e ragazzi collegati la propria storia: cresciuta a Taranto con una forma di dislessia che inficiava la sua abilità nel leggere e scrivere, ha deciso di coltivare il suo talento in ambito matematico e intraprendere un percorso di studi di informatica, proseguito anche all’università. Per Ferrara dopo la laurea si è aperta una carriera brillante, prima come ricercatrice al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), poi in IBM, dove lavora da 27 anni e dove ha realizzato 21 brevetti. “Mi reputo una donna fortunata – ha detto – perché nonostante gli ostacoli sono riuscita a costruire la mia carriera”.

Ha poi invitato gli studenti a perseguire le proprie vocazioni in ambito STEM e raccontato come per lei la figura dell’informatico sia assimilabile a quella dell’artista: “l’informatico usa i linguaggi di programmazione come colori, la tastiera come pennelli e il monitor come se fosse una tela. In questo modo disegniamo il futuro, fatto di tecnologie e di algoritmi che migliorano la nostra vita. Pensate a cosa sarebbe stata questa pandemia senza le tecnologie che abbiamo oggi”.

Le discipline STEM sono fondamentali per dare forma a un futuro innovativo e sostenibile e necessitano di persone creative e passionali come le donne, troppo spesso vittime di pregiudizi che dobbiamo fare di tutto per scardinare. “Pubblico e privato stanno facendo sistema per incentivare le materie STEM in Italia. Le ragazze devono togliersi dalla testa questi stereotipi sull’informatica, e a loro dico una cosa: siete capaci di fare tutto” ha concluso Ferrara.

Rivedi lo streaming del secondo Tech Talks 2021

Ascolta il podcast di Enel Radio con Filomena Floriana Ferrara