Il Made in Italy della mobilità elettrica

{{item.title}}

La filiera italiana della mobilità elettrica si racconta nel libro “100 Italian e-mobility stories”, realizzato da Enel e dalla Fondazione Symbola e che è stato presentato oggi, 15 febbraio, dal CEO del Gruppo Francesco Starace e dal fondatore di Symbola Ermete Realacci.

Cento storie di eccellenza che spaziano dall’automotive ai servizi di sharing, dal design alla ricerca sulle tecnologie, a conferma che qualcosa è cambiato: forse, anche in Italia, la mobilità elettrica sta uscendo dalla nicchia.

C’è Archimede Energia che ha inventato la valigia energetica con moduli al litio, EveryRide che ha sviluppato Andale, la prima app che consente di iscriversi a più servizi di car sharing e bike sharing contemporaneamente. C’è la Estrima che ha lanciato Birò, né auto né scooter, il primo “personal commuter” a 4 ruote tutto elettrico con batteria estraibile, e Fantic, azienda produttrice del mitico Caballero degli anni Settanta, oggi convertita alla causa della mobilità elettrica. Ci sono aziende leader come Brembo, Ducati, Iveco, STMicroelectronics e marchi storici del made in Italy come Zagato che nel Novecento ha disegnato le curve di Aston Martin, Lamborghini, Rolls-Royce e nel nuovo secolo espone al Salone di Francoforte nello stand accanto alla Tesla.

Certo, siamo ancora lontani dal 25 per cento di quota di mercato della Norvegia o dal 10 dell’Olanda, i due paesi che con Cina e Stati Uniti rappresentano il 70 per cento delle vendite a livello mondiale, ma “le eccellenze raccontate in questo studio rappresentano uno stimolo ad andare nella giusta direzione e dimostrano che il Paese, nonostante tutto, ha colto la sfida dell’auto elettrica e della nuova era della mobilità” scrivono Starace e Realacci nell’introduzione del volume che sarà scaricabile sul sito di Symbola con il QR code.

“L’Italia è il paese dei talenti, soprattutto nell’ambito del design e della manifattura e il settore della mobilità elettrica non fa eccezione. Con questa raccolta di storie vogliamo celebrare l’eccellenza del Made in Italy, ma anche dare un impulso alla diffusione dei veicoli elettrici” spiega il CEO di Enel.

All’ultimo Salone di Parigi l’auto elettrica è stata al centro dell’attenzione di stampa e operatori. La maturità delle tecnologie di stoccaggio dell’elettricità, la diffusione sempre più ampia delle fonti di energia pulita e delle reti di distribuzione intelligenti, i nuovi stili di vita e di consumo e gli obiettivi fissati dalla sfida climatica stanno creando le condizioni perché la mobilità pulita diventi l’assoluta protagonista del nuovo millennio.

Il panorama italiano descritto nel libro da Enel e Symbola (che già nel 2015 avevano prodotto insieme uno studio sull’economia verde made in Italy) è vivace e composito, con centri di eccellenza assoluta, startup innovative, esempi di “riconversione” intelligente e anche alcune criticità. La rete delle colonnine di ricarica, ad esempio. Spiega Realacci: “Dei 50 milioni di euro stanziati nel 2013 ne sono stati assegnati meno del 10 per cento”.

Sulla diffusione delle infrastrutture di ricarica Enel è impegnata in prima linea, per esempio con il progetto di collaborazione europeo Eva+ che darà vita al primo sistema integrato per ricariche veloci lungo le autostrade. L’auto elettrica è già on the road.