“Io non rischio”, con i volontari in piazza

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C’è un solo modo per difendersi da un rischio: conoscerlo. Da sette anni il Dipartimento nazionale della Protezione Civile porta i suoi volontari nelle piazze italiane per spiegare ai cittadini di tutte le età da quali catastrofi difendersi e come. Quest’anno l’appuntamento con la campagna “Io non rischio” è in 103 capoluoghi di provincia sabato 14 ottobre 2017.

Sarà un’edizione speciale. Il terremoto in centro Italia dell’agosto 2016 e l’emergenza maltempo in Marche e Abruzzo del gennaio 2017 hanno lasciato il segno. Per la prima volta la campagna, oltre a distribuire vademecum e consigliare buone pratiche, si arricchirà di eventi legati alla conoscenza dei luoghi e dei rischi realmente presenti sul territorio, attraverso trekking urbani, eventi sportivi, caccia al tesoro.

“Gli ultimi eventi hanno riportato di attualità il problema della prevenzione e della gestione delle emergenze che, purtroppo, non sono più sporadiche: la formazione della popolazione è fondamentale, a partire dalle giovani generazioni” spiega Franco Gizzi, responsabile Protezione e Difesa Civile di Enel, l’azienda privata più importante che siede al tavolo di coordinamento nazionale della Protezione Civile.

Quello tra il nostro Gruppo e la Protezione Civile è un rapporto speciale. “Dal 2014, quando Enel ha sottoscritto il primo accordo con il Dipartimento nazionale della Protezione civile, è cambiato il modo di gestire le emergenze e di collaborare con il variegato mondo della Protezione Civile” spiega Gizzi. Un mondo di cui fanno parte associazioni di volontariato, piccoli e grandi comuni, aziende. Quasi 750 saranno le organizzazioni presenti nelle piazze italiane il 14 ottobre, con circa 5mila volontari.  

“Il fatto di produrre e distribuire l’energia elettrica, un bene primario soprattutto nella gestione delle emergenze, ha il suo peso: noi siamo la componente più importante dell’area dei servizi essenziali. - continua Gizzi - Siamo tra i primi ad essere contattati nei periodi di crisi e anche nella fase ordinaria, nei cosiddetti periodi di pace, lavoriamo moltissimo per affinare le procedure e renderle più snelle e incisive. Il nostro ruolo all’interno del Sistema Italia di Protezione Civile è in continua crescita e questo ci inorgoglisce perché significa che abbiamo fatto passi avanti importanti con un’organizzazione che viene presa ad esempio nel settore”. 

I temi al centro di questa edizione della campagna ”Io non rischio” saranno il terremoto, le alluvioni e, per la prima volta, il maremoto.

“Lo scopo - spiega il capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli - è rendere la cultura della prevenzione un patrimonio condiviso da tutti i cittadini rendendoli più consapevoli e quindi più esigenti anche nei confronti delle proprie amministrazioni: conoscere i rischi del proprio territorio, le aree sicure e quelle a rischio, le misure previste in caso di allerta significa trasformare la prevenzione in comportamenti e azioni quotidiane che possono evitare la perdita di vite umane”.

Un altro dei compiti centrali di Enel è la formazione dei volontari della Protezione Civile. “Nel corso del 2017 abbiamo formato circa mille persone: un dato che non ha eguali nelle aziende di servizi a livello nazionale ed europeo. La collaborazione con Enel è considerata un fiore all’occhiello. Ma anche per noi lavorare a contatto con la Protezione Civile italiana che tutto il mondo ci invidia è un’occasione di arricchimento continuo”.