L’illuminazione pubblica ha segnato la storia delle città moderne: dai primi lampioni a gas, che hanno restituito le strade ai cittadini, fino all’elettricità, senza la quale non esisterebbe la civiltà attuale. Ora è tempo di guardare oltre. Per le città intelligenti del futuro serve una cultura dell’illuminazione nuova, capace di coniugare efficienza ed estetica, tecnologia e bellezza, sicurezza e sostenibilità. Questa è la sfida di Enel, impegnata da oltre 20 anni a regalare una nuova luce a palazzi, chiese, musei, borghi, giardini in alcuni dei luoghi più famosi al mondo.
Un impegno oggi riconosciuto con la candidatura ai Corporate Art Awards 2017. Organizzato dall’università Luiss (con il patrocinio di Mibact, Confindustria, Museimpresa e Ales), il concorso premia le aziende che sostengono arte e cultura in una visione di Corporate Social Responsability.
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I progetti per l’arte realizzati dal nostro Gruppo sono oltre 1300 e comprendono luoghi conosciuti da tutti, dal Pantheon a Roma all’Alcázar di Siviglia, dalla Torre di Pisa all’area archeologica di Pompei, fino alla meravigliosa Sagrestia Vecchia di San Lorenzo a Firenze, uno dei capolavori assoluti del Rinascimento.
Accanto a questi grandi nomi, ecco edifici meno noti ma valorizzati proprio dal nostro intervento: è il caso, per esempio, del Palacio de Amboage a Madrid, sede dell’Ambasciata italiana, o dell’Aheneul di Bucarest, la più prestigiosa sala da concerto della Romania, dove l’ottima acustica ora si accompagna a suggestivi effetti di luce.
La sfida dell’illuminazione oggi è la creazione di soluzioni modulate secondo la specificità di ogni spazio: la luce come dispositivo critico, discreto e selettivo, capace di identificare spazi e architetture. I nostri progetti rispettano l’identità e la storia dei singoli luoghi ma con soluzioni integrate nel contesto urbano, che sposano la cultura green alla sperimentazione di tecnologie evolute, sostenibilità e innovazione, risparmio energetico e sicurezza.
Una tecnologia che guarda al futuro, poi, non può non incontrare l’architettura contemporanea. Ad Alessandria, la società del nostro Gruppo illumina l’avveniristico Ponte Cittadella, realizzato dall’architetto americano Richard Meier. E nel 2015 siamo stati partner ufficiale dell’Expo di Milano, contribuendo in modo decisivo a realizzare quella che è stata definita la prima smart city compiuta al mondo.
Con progetti realizzati in Spagna, Francia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Russia, Brasile, Cile e Colombia siamo una delle aziende leader dell’illuminazione a livello mondiale. Tra i nostri clienti anche 3700 comuni italiani, dalle città medio-grandi, come Bologna, ai piccoli centri, con più di 2 milioni di punti luce, pari a oltre il 20% del mercato nazionale.
Tra i nostri prodotti di punta merita una citazione Archilede: un nome che, oltre ai Led alla base della tecnologia adottata, si richiama anche al primo grande scienziato che studiò la luce e le sue potenzialità. Archilede è stato sviluppato per assicurare il massimo risparmio energetico (fino all’80% rispetto alle tecnologie tradizionali) ma anche la capillarità dell’illuminazione e una luce piacevole alla vista.
La sostenibilità anche nella luce: Archimede ne sarebbe fiero.