Nell’universo di Einstein

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Già il nome esercita una certa forza attrattiva. Se si considera poi che la mostra “Gravity. Immaginare l’universo dopo Einstein” è gratuita, grazie al contributo di Enel come main sponsor, sarebbe un vero peccato non trovare occasione per una visita entro il prossimo 29 aprile. Sino ad allora, gli spazi del Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma (MAXXI) permetteranno di indagare i grandi interrogativi del cosmo, rivistando la rivoluzione scientifica avviata 100 anni fa dal fisico tedesco Albert Einstein, l’autore dell’articolo che, nel 1917, rimise in discussione le nozioni di spazio e tempo, per fondare infine la “Teoria della Relatività Generale”.  

Il progetto nasce dalla collaborazione del museo con l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ma si avvale anche del contributo dell’artista argentino Tomás Saraceno, in un inedito connubio di scienza e arte, valorizzato dall’accostamento di strumentazioni di ricerca e installazioni d’avanguardia. Fra queste, la replica della Sonda Cassini giunta sino a Saturno e due palloni aerostatici specchianti che, all’ingresso del museo, captano i suoni impercettibili dispersi nell’atmosfera.

Fino al prossimo aprile il museo ospiterà anche incontri divulgativi con scienziati, filosofi ed artisti e una maratona di 10 documentari provenienti dall’archivio della National Geographic (dal 3 febbraio al 3 marzo), eventi speciali con invenzioni culinarie e performance teatrali, dando modo anche ai bambini di partecipare a workshop formativi in collaborazione con mediatori scientifici.

La mostra offrirà poi esperienze speciali per il pubblico con disabilità, grazie a un progetto elaborato dall’Istituto Statale per Sordi e dall’Ufficio Public Engagement: due volte al mese sono organizzate visite guidate in lingua italiana dei segni (LIS), aiutando a ripensare il rapporto con l’Altro attraverso la collaborazione di non udenti formati proprio in occasione di “Gravity”. 

Molti gli ospiti di prestigio: dal filosofo Massimo Cacciari al presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston, al direttore generale del CERN Fabiola Gianotti. I dettagli degli incontri sono raccolti nel programma “Oltre la mostra”, scaricabile anche dal sito del museo. E poi, ancora installazioni immersive, reperti iconici e simulazioni di esperimenti per avvicinarsi all’essenza delle innovazioni scientifiche. “Gravity” apre uno squarcio sull’immensità dell’universo, dove hanno origine quella luce e quell’energia che, ogni giorno, Enel porta a ciascuno di noi.