Visionari per migliorare il mondo

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Non hanno paura di chiamarsi i Visionari. Hanno le idee chiare sulla propria missione: migliorare la vita delle persone attraverso scienza e tecnologia.

Un’idea di innovazione simile a quella di Enel: anche noi siamo convinti che innovazione e sostenibilità siano due facce della stessa medaglia, ognuna delle quali non ha senso senza l’altra. La chiamiamo innovability® (innovation + sustainability) e caratterizza il nostro approccio.

Per questo abbiamo ospitato “Shaping Visionari”, il primo incontro nazionale dell’associazione non profit i Visionari. Il 18 e 19 giugno si è svolto un confronto con i Visionari per condividere idee ed esperienze attraverso presentazioni e workshop interattivi.

“Enel sta facendo quello che vogliamo fare noi, sta facendo innovazione a livello mondiale” ha spiegato Federico Pistono, fondatore e presidente dei Visionari. “Abbiamo messo l’innovazione al centro della nostra strategia e dei nostri comportamenti” ha confermato Carlo Tamburi, Direttore Italia di Enel. Per Pistono è soprattutto una questione di mentalità: bisogna passare da una modalità “non si può fare” o “chissà se si può fare” all’atteggiamento “lo faccio”; citando come esempi la protesi per la mano che si muove con il pensiero e l’automobile supersonica.

Alcuni dei Visionari presenti hanno raccontato come stanno realizzando i propri sogni: Davide Venturelli ha spiegato come i computer quantistici rivoluzioneranno l’informatica, mentre Alessandro Trocchio ha illustrato le nuove frontiere per il trapianto di organi. “Sono loro quelli che stanno cambiando il mondo – ha commentato Pistono.

Enel è sulla stessa linea: “Quando ci dicono che una cosa è impossibile, noi proviamo a farla”, ha affermato Ernesto Ciorra, Direttore Innovability® di Enel, che ha anche raccontato l’idea di “guidare la transizione energetica in modo sostenibile verso un mondo in cui tutti hanno accesso all’energia”. È un sogno che a molti appare impossibile, in uno scenario come quello attuale con tre miliardi di persone senza elettricità o con un rifornimento incostante. Ed è un obiettivo al quale continuiamo a guardare, mantenendo sempre come punto di riferimento la sostenibilità ambientale e sociale.

Per poter innovare veramente, ha proseguito Ciorra, occorre guardare anche alle idee che vengono da fuori: un principio che abbiamo tradotto nel nostro modello di Open Innovation. Da qui siamo partiti con la nostra attività per sostenere le startup: in collaborazione con le più promettenti sono nati progetti prima considerati impossibili. Ciorra ha descritto alcuni dei più significativi: dal giubbotto con airbag per i nostri tecnici che operano sul campo al sistema di conversione audio/video per non udenti nei nostri call center; dai droni che monitorano la sicurezza della nostra centrale di Torrevaldaliga al sistema V2G (Vehicle-to-Grid) che abbiamo sviluppato in Danimarca per consentire alle auto elettriche di immettere in rete l’elettricità in eccesso, diventando batterie mobili; dal sistema a idrogeno per l’accumulo di elettricità che abbiamo realizzato a Cerro Pabellón, in Cile, alla centrale ibrida (che combina energia geotermica, fotovoltaica e solare termodinamica) di Stillwater, nel Nevada.

Sono solo alcuni esempi, ma dimostrano che anche noi, come i Visionari, facciamo parte di quelli che, grazie a scienza e tecnologia, stanno migliorando il mondo.