Le città circolari e intelligenti

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Per sviluppare l’economia circolare sono necessarie città circolari. È quello che abbiamo spiegato al Brains Day 2018, l’evento annuale dedicato alla comunità di autori e lettori della piattaforma digitale Gli Stati Generali, cui ha partecipato Luca Meini, responsabile Economia Circolare di Enel. 

Due le domande chiave per gli ospiti dell’edizione di quest’anno, organizzata il 29 novembre alla Centrale dell’Acqua di Milano: che cos’è l’economia circolare? Perché oggi è un modello economico così importante per le imprese e così centrale per il futuro dell’Italia e delle nostre città?

Il contributo di Enel ha preso come riferimento il position paper, realizzato recentemente e intitolato “Cities of tomorrow. Circular cities”. Il documento studia la trasformazione complessiva del contesto urbano attraverso le nuove tecnologie, che oggi ne fanno l’ambito privilegiato per lo sviluppo sostenibile. Le risorse messe in campo continuano, infatti, ad aumentare: oltre alla gestione delle informazioni attraverso sensoristica, cloud computing, reti fisse e mobili a banda ultralarga, sono diventate fondamentali anche APIs marketplaces, Internet of Things, Big Data e Intelligenza Artificiale.

Meini ha spiegato che “le città rappresentano oggi il contesto più problematico, dove sono maggiori le criticità in termini di competitività, qualità della vita, sostenibilità ambientale e inclusione sociale. La visione della circular city sta emergendo perché rappresenta la sola prospettiva per vincere queste sfide, ponendo le nuove tecnologie al servizio di un diverso modello di sviluppo, in un’ottica partecipata ed inclusiva”.

Enel non solo sta contribuendo alla produzione di energia da fonti rinnovabili e alla crescita dell’efficienza energetica, ma sviluppa anche servizi integrati a valore aggiunto per la mobilità elettrica e infrastrutture intelligenti (smart grids, smart lighting, fibra ottica).
Inoltre, siamo impegnati in un ampio programma di rigenerazione urbana per la riqualificazione delle ex-centrali italiane non più operative, e nella transizione del settore produttivo con il progetto Circular Procurement.
Perché il futuro delle città passa dall’economia circolare.