Tutti i numeri dell'Italia circolare

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L’economia italiana è la più circolare tra quelle dei principali Paesi europei secondo quanto emerge dal primo Rapporto sull’economia circolare in Italia: con 103 punti il nostro Paese precede Regno Unito (90 punti), Germania (88), Francia (87) e Spagna (81).

Elaborando i dati di Eurostat, il rapporto, realizzato dal Circular Economy Network (una rete di aziende e associazioni promossa dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile), in collaborazione con l’ENEA, ha calcolato l’indice complessivo di circolarità sulla base di 5 parametri (produzione, consumo, gestione dei rifiuti, materie prime secondarie, competitività e innovazione): in generale si registra “un andamento stabile”, anche se la circolarità italiana “cresce più lentamente” rispetto a quella degli altri Paesi.

Nella produzione l’Italia è prima così come nella gestione dei rifiuti, in questo caso insieme alla Germania che risulta, invece, prima nel consumo dove il nostro Paese si colloca al terzo posto. Anche sul mercato delle materie prime seconde l’Italia si trova in terza posizione, mentre su investimenti e occupazione solo la Germania fa meglio di noi. In particolare, l’indice di eco innovazione vede il nostro Paese al di sopra della media europea, ma al terzo posto rispetto alle altre principali economie. Sull’occupazione nei settori del riciclo, del riuso e della riparazione l’Italia è al primo posto in Europa con una percentuale del 2,05% rispetto al totale (la media europea è all’1,7%), anche se il Rapporto osserva un calo a partire dal 2008 che sta portando la Spagna a insediare il nostro primato.

Il rapporto del Circular Economy Network non si limita a fotografare la situazione ma avanza anche 10 proposte per aumentare la circolarità dell’economia italiana: per esempio promuovere la bioeconomia rigenerativa, recepire subito il nuovo pacchetto di direttive europee sui rifiuti e la circular economy, attivare un efficace end of waste (recupero dei rifiuti) o estendere l’economia circolare agli acquisti pubblici e al commercio online.