La sostenibilità migliora la governance

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La sostenibilità fa bene alle imprese italiane, tanto che è sempre più integrata nella governance delle società quotate in Borsa: nei consigli di amministrazione delle aziende aumentano i comitati dedicati al tema e crescono gli incentivi economici legati a obiettivi ambientali e sociali.

È quanto emerge dalla ricerca “CdA e politiche di sostenibilità – Rapporto 2018”, arrivata alla terza edizione e realizzata da CSR Manager Network, l’associazione italiana che riunisce oltre 150 professionisti e manager della sostenibilità, e dai ricercatori di ALTIS (Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore), in collaborazione con Assonime (Associazione fra le società italiane per azioni). Lo studio, elaborato grazie anche al supporto di Enel e presentato all’Università Cattolica il 30 maggio nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile, è stato condotto attraverso questionari e analisi della documentazione aziendale di un campione di 40 delle principali società quotate nel segmento FTSE MIB.

I risultati confermano che il valore della sostenibilità sta crescendo nella cultura delle principali aziende italiane tanto da cambiare anche i sistemi di governance, ormai vicini a quelli del modello anglosassone, considerato un punto di riferimento in questo ambito. L’80% delle aziende ha costituito un comitato interno al CdA con deleghe alla sostenibilità, in straordinaria crescita rispetto al 25% del Rapporto 2013 ma anche al 70% del 2017. Di queste, quasi 3 su 4 hanno costituito un comitato specializzato con più deleghe, ma crescono anche le aziende che decidono di costituire un comitato che si occupa solo di sostenibilità (15%). Il 40% delle aziende ha legato parte del compenso variabile dei membri del CdA alle performance socio-ambientali (in lieve crescita rispetto al 2017), che pesano in media del 15,6% per i componenti del CdA e del 12% per l’amministratore delegato.

“Siamo solo all’inizio di un cammino, ma ormai è evidente come la sostenibilità sia divenuta un elemento ineluttabile per le imprese” ha spiegato Matteo Pedrini, Responsabile Area Ricerca ALTIS.

“Il rapporto conferma un trend che parte da lontano, dal Codice di autodisciplina delle aziende quotate approvato 20 anni fa: - ha aggiunto il Commissario Consob Carmine Di Noia - la sostenibilità si fa perché alle aziende conviene, anche in termini reputazionali”.

Il ruolo del Sustainability Manager

Molti dei partecipanti hanno sottolineato l’importanza delle nuove leggi come stimolo all’evoluzione della governance: un quarto dei comitati con deleghe alla sostenibilità è stato costituito nel 2017, insieme con l’entrata in vigore delle norme sull’obbligo di Dichiarazione Non Finanziaria (DNF). Il rapporto punta l’attenzione anche sull’importanza strategica del Sustainability Manager o del CSR (Corporate Social Responsibility) manager, che lavora sempre più a contatto con i vertici dell’azienda.

“In Enel la governance è sostenibilità: è l’elemento che ci guida e quindi guida il cambiamento” ha spiegato Giulia Genuardi, Responsabile Sustainability Planning and Performance Management del nostro Gruppo, “dove la sostenibilità è entrata nei processi aziendali 15 anni fa” e “dove si cerca di avere una visione complessiva e integrata del business”. Genuardi ha sottolineato il ruolo chiave del Sustainability Manager chiamato a mettere in connessione i fenomeni tra loro per creare valore nel lungo periodo.

Secondo gli autori dello studio, le aziende del mondo energetico si confermano tra le più avanzate sui temi sociali e ambientali. Massimo Giusti, Presidente del Comitato Etico e Sostenibilità di Hera, ha detto che il 30% della retribuzione variabile dei propri amministratori è legata a progetti di sostenibilità, mentre Fulvio Rossi, Responsabile Sostenibilità Terna e presidente di CSR Manager Network, ha ricordato la pressione crescente da parte di investitori e azionisti su tutti gli aspetti del business, come conferma il Dow Jones Sustainability Index.

“Un dialogo maggiore con le persone che valutano le performance di sostenibilità delle aziende crea valore aggiunto per tutti” conclude Genuardi.

“Ringrazio i partecipanti anche per i consigli su come migliorare il rapporto”, ha concluso Mario Molteni, delegato del Rettore ai rapporti con le imprese dell’Università Cattolica, confermando che la ricerca continuerà. La strada della sostenibilità è ancora lunga.