L’arte di F.A.R.E. al MAXXI

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Si chiamano EduLab 1 ed EduLab 2 e sono gli innovativi laboratori didattici del MAXXI di Roma dedicati a bambini e ragazzi all’interno del progetto “F.A.R.E. Verso un’architettura dell’educazione”. Inaugurati il 6 novembre nella loro nuova veste, questi spazi, già adibiti alle attività educative del Museo nazionale delle arti del XXI secolo, sono stati ripensati flessibili, modulabili e dinamici, come una bottega artigianale contemporanea.

Un intervento reso possibile grazie alla collaborazione tra Enel Cuore Onlus, Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi e l’ufficio Educazione della Fondazione MAXXI. Nell’iniziativa è stato coinvolto anche lo studio di architettura Labics di Roma che, affiancato da un team di esperti pedagogisti, ha curato la riconfigurazione dei laboratori.

Alla riapertura ufficiale al pubblico sono intervenuti Andrea Valcalda, Consigliere delegato di Enel Cuore, Pietro Barrera, segretario generale della Fondazione MAXXI, e Massimiliano Massimelli, responsabile comunicazione di Fondazione Reggio Children.

Ma i veri protagonisti dell’evento sono stati gli studenti di un liceo romano che hanno avuto la possibilità di sperimentare l’innovativo allestimento di EduLab 1, raccogliendo la sfida di trasformarsi in “Curatori per un giorno”: dato un percorso espositivo vuoto e una serie di opere d’arte, ai ragazzi è stato chiesto di immaginare l’allestimento di una mostra.

Il progetto F.A.R.E. può essere considerato uno “spin-off” di Fare Scuola che, dal 2015, vede la Fondazione Reggio Children e la Onlus del nostro Gruppo lavorare insieme per riqualificare gli ambienti scolastici e promuovere la cultura del cambiamento a partire dalle potenzialità che gli spazi offrono come contesti di apprendimento. Iniziativa che ha permesso finora di valorizzare e migliorare gli ambienti di circa 90 scuole dell’infanzia e primarie sull’intero territorio nazionale.

Con i due innovativi spazi inaugurati al MAXXI, per la prima volta l’approccio di Fare Scuola sperimenta le proprie potenzialità fuori dal contesto scolastico. Grazie a un’attenta ricerca sul rapporto tra pedagogia e architettura, EduLab 1 (al piano terra del museo) ed EduLab 2 (al primo piano) sono stati ridisegnati come spazi plasmabili e continuamente riconfigurati in base alle diverse attività con l’obiettivo di sollecitare la scoperta, la progettualità e il pensiero delle persone – studenti, famiglie, visitatori di ogni età – che vi avranno accesso. Un approccio che rispecchia anche quello di Zaha Hadid, la visionaria architetta che ha progettato il museo, la quale in una delle sue ultime interviste aveva spiegato: “Non credo che si possa insegnare l’architettura: si possono solo ispirare le persone”.