Tech Forum Week: la transizione digitale verso un nuovo futuro

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L’innovazione non si ferma e, insieme a tecnologia e digitalizzazione, è il motore per costruire un “nuovo futuro”. Ne abbiamo parlato all’annuale appuntamento con The European House – Ambrosetti durante la Technology Forum Week, in formato digitale, dal 25 al 29 maggio.

Un’occasione per riflettere sulle migliori strategie per la ripartenza del Paese e sul ruolo della business community e dell’ecosistema italiano dell'innovazione in questo percorso di ripresa.

Non sono mancati anche in questa edizione interventi di spicco, che hanno fornito chiavi di lettura sull’accelerazione impressa dal Covid-19 verso la transizione digitale, in direzione di un “new normal” o un “nuovo futuro”, mediato dalla tecnologia e destinato a trasformare la vita delle persone e le attività delle aziende.

Anche il nostro Gruppo, tra i main sponsor dell’iniziativa, ha contribuito attivamente al dibattito, con gli interventi di Ernesto Ciorra, Direttore Innovability®, e di Carlo Bozzoli, Direttore Global Digital Solutions.

Valori positivi e sostenibili

Uno dei temi principali sviluppati durante la Tech Forum Week è stato il ruolo dell’innovazione per un nuovo Rinascimento italiano e per rendere il Paese più resiliente. “È proprio tra le difficoltà che nascono le opportunità. - ha evidenziato Valerio De Molli, Amministratore Delegato di TEHA - Molte aziende di importanza globale sono nate in momenti difficili, dalla Disney, che lanciò il primo cartone animato dopo il crack del 1929, a Microsoft, fondata negli anni Settanta nel pieno della crisi petrolifera. Dobbiamo quindi saper cogliere le opportunità per il sistema Paese e tradurle in un programma di medio-lungo termine». In particolare, ha sottolineato Francesca Bria, presidente del Fondo Nazionale Innovazione, “l’emergenza Covid-19 ha portato nelle case di milioni di italiani le tecnologie digitali attraverso lo smart working o il digital learning. Il nostro compito è ora di trasformare questo momento in occasione di sviluppo per il Paese riducendo, e non amplificando, le differenze tra i diversi settori della società”.

“Una strada percorribile solo unendo innovazione e sostenibilità, come da tempo ha fatto Enel” ha sottolineato Ciorra. “Anche per questo abbiamo potuto reagire immediatamente all’emergenza, non solo attivando lo smart working per il 55% dei nostri colleghi, ma anche utilizzando droni, realtà virtuale e intelligenza artificiale per controllare i nostri asset, in modo da ridurre gli interventi sul campo. Eravamo pronti perché avevamo innovato prima, collaborando con oltre 7mila startup in 650 progetti innovativi. Abbiamo operato con umiltà, consapevoli che anche le piccole aziende possano portare grandi idee. È in questo modo che si lavora sul territorio, si creano valori positivi e si è davvero sostenibili. Questo è il senso vero di ciò che noi chiamiamo Innovability®”.

Megatrend e digitalizzazione

L’emergenza Covid-19 si è inserita in una serie di megatrend evidenziati da Peter Fisk, professore di Leadership, Strategy and Innovation alla IE Business School di Madrid: “Il numero di over 65 sta crescendo, il baricentro economico del mondo si sta spostando in Asia, la popolazione sarà sempre più concentrata in megalopoli e, soprattutto, la sostenibilità diventerà sempre più importante. Attraverso le tecnologie digitali le aziende devono saper interpretare queste tendenze e tradurle in prodotti, servizi e lavoro sempre più intelligenti e flessibili”.

Anche su questo il nostro Gruppo si è dimostrato all’altezza, come ha sottolineato Bozzoli: “Un modello operativo che fa leva al 100% sul cloud, una rete di telecomunicazioni e asset di generazione e distribuzione ampiamente digitalizzati, una relazione con i clienti disintermediata da approcci omni-canale fortemente digitalizzati sono stati gli elementi chiave che hanno reso possibile la rapida riconfigurazione delle attività operative. Inoltre, una robusta piattaforma di Collaboration&Communication e l’esserci affidati da tempo a modelli operativi agili e adattativi si è rivelato prezioso durante l’emergenza. Ci ha consentito di sostenere un aumento anche di 8 volte degli accessi alle infrastrutture aziendali da remoto, aumentando la produttività dei progetti agili tra il 40% ed il 60%”.

“Ma l’elemento chiave - ha concluso Bozzoli - è stata l’attitudine: e qui centrali sono le persone. Lo ripeto spesso, la tecnologia è accessibile a tutti, costa relativamente poco, ma l’attitudine delle persone, quella no, va costruita nel tempo con allenamento costante”. Sempre nel segno, anche nell’emergenza, dell’innovazione e della sostenibilità.