Crescita e indipendenza energetica: Piano Strategico 2023-2025

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Continuare il percorso dell’elettrificazione dei consumi, della decarbonizzazione e della digitalizzazione delle reti per abilitare la transizione energetica. Sono alcune delle azioni inserite nel Piano Strategico 2023-2025, illustrato il 22 novembre al Capital Markets Day.

Il consueto appuntamento è stata l’occasione per presentare non solo la nostra strategia per il triennio 2023-25 ma anche per confermare l’impegno del Gruppo sull’elettrificazione sostenibile e sugli obiettivi zero emissioni entro il 2040.

Negli ultimi anni lo scenario energetico ha visto l’effetto congiunto della pandemia da COVID-19 e dei conflitti geopolitici. Contemporaneamente si sono acuiti gli effetti del riscaldamento globale, con un numero crescente di eventi meteorologici estremi. Tutti elementi, ha spiegato l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Francesco Starace, che aumentano la necessità, oggi, di un’accelerazione della transizione energetica e della digitalizzazione, insieme alla riorganizzazione e al riequilibrio delle catene di approvvigionamento globali.

La nostra strategia, nonostante le attuali contingenze, come negli anni passati continua a essere centrata sulla sostenibilità, facendo leva sull’accelerazione dell’elettrificazione dei consumi. L’aumento delle vendite a prezzo fisso coperte da una sempre maggiore generazione a zero emissioni salirà al 90% nel 2025 e permetterà di ridurre i rischi legati alle volatilità esogene per noi e per i nostri clienti, favorendo il passaggio dall’utilizzo di energia proveniente da fonti fossili all’elettricità pulita.

Per far ciò sarà fondamentale la crescita della nostra capacità rinnovabile installata, che prevediamo raggiunga i 75 GW a fine 2025. Parallelamente ci concentreremo nel potenziamento delle reti nei Paesi in cui la transizione energetica è maggiormente supportata dalle politiche governative e regolatorie, incrementando la digitalizzazione e muovendoci sempre in anticipo rispetto alle crescenti esigenze di qualità e resilienza e raggiungendo al 2025 l’obiettivo dell’80% di clienti digitalizzati collegati alle nostre reti. Inoltre sarà rinforzata la nostra strategia commerciale integrata  puntando sull’offerta di servizi quali infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, sistemi per lo stoccaggio di energia e servizi di demand response.

Nel periodo 2023-2025 il Gruppo prevede un’ulteriore razionalizzazione della propria struttura proseguendo quanto iniziato nel 2022, focalizzandosi su sei Paesi “core” - Italia, Spagna, Stati Uniti, Brasile, Cile e Colombia - e uscendo da alcuni business e aree geografiche meno allineate alla nostra strategia. Un programma di dismissioni che è parte integrante del Piano per ridefinire l’organizzazione del Gruppo, massimizzando il valore per gli azionisti. Alla fine del percorso, il risultato sarà una “struttura più snella, riuscendo a ottenere buoni risultati anche nella turbolenza”, ha detto Starace.

Il Gruppo continuerà a perseguire i principi di sostenibilità nelle proprie decisioni di investimento, creando valore condiviso per tutti gli stakeholder. Per implementare le azioni strategiche previste dal Piano, saranno investiti circa 37 miliardi di euro, il 94% dei quali in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, perseguendo in particolare gli SDG7 (Energia pulita e accessibile), SDG9 (Imprese, innovazione e infrastrutture) e SDG11 (Città e comunità sostenibili), tutti funzionali al raggiungimento dell'SDG13 (Lotta contro il cambiamento climatico).

I nuovi obiettivi del Piano Strategico stabiliscono che l'Ebitda ordinario del Gruppo (margine operativo lordo) tocchi un valore tra 22,2 e 22,8 miliardi nel 2025, rispetto agli oltre 19 miliardi previsti a fine 2022, con un utile netto destinato a superare i 7 miliardi rispetto ai 5-5,3 miliardi attesi alla fine di quest’anno. Il dividendo previsto per i prossimi tre anni è di 0,43 euro ad azione, in crescita rispetto al 2022.

L’Italia resta centrale nella strategia del nostro Gruppo. Mentre è confermato per il 2025 l’abbandono della generazione a carbone, l’obiettivo nel triennio è quello di costruire impianti rinnovabili per una capacità addizionale di 4,1 GW. Una quantità che potrebbe addirittura raddoppiare, ha spiegato Starace, se il processo di approvazione delle richieste per la costruzione di nuovi impianti sarà semplificato.

E l’Italia è anche sede della 3Sun Gigafactory di Enel Green Power, che diventerà la fabbrica di pannelli solari più grande d’Europa - e l’unica al mondo a produrre i pannelli HJT, caratterizzati da una maggiore resa energetica - con una produzione annua che nel 2024 raggiungerà 3GW, vale a dire quindici volte quella attuale. In questo modo, contribuiremo allo sviluppo della catena di valore, attraverso Partnership sostenibili che garantiscano solidità e competitività al sistema Italia. Oltre a fare da esempio e traino per l’industria europea del fotovoltaico, l’ampliamento di 3Sun avrà un impatto positivo sull’economia locale con la creazione di circa mille nuovi posti di lavoro.

 “Per l’Italia, continua il nostro impegno a cercare di renderla più libera e indipendente dal punto di vista energetico: quindi, maggiore sforzo sulle rinnovabili, un grande investimento nella produzione di pannelli solari in Italia, e un grande investimento che continua nelle reti, come elemento fondamentale per spingere l’elettrificazione dei consumi e liberarci il più possibile dall’utilizzo dei combustibili fossili” ha concluso Starace.

Risultati che potranno essere raggiunti grazie all’assetto organizzativo basato sulle piattaforme digitali che abbiamo adottato ma soprattutto alla competenza e all’impegno delle nostre persone.