Augusta: nuovo centro di ricerca e impianto fotovoltaico per dare nuova vita all’ex centrale

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Dalla sinergia tra mondo industriale e accademico nasce un nuovo centro di ricerca, dotato di tecnologia all’avanguardia e alimentato da fonti rinnovabili, dove saranno testate e applicate soluzioni innovative per mitigare l’impatto ambientale di infrastrutture fondamentali per la produzione di energia: il 14 marzo, nell’ex centrale termoelettrica Augusta, in provincia di Siracusa, abbiamo inaugurato il progetto nato dalla collaborazione con Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia (PSTS).

Un progetto che nasce con obiettivi ambiziosi. Prima di tutto, dare nuova vita al sito di Augusta, proseguendo l’impegno del nostro Gruppo nella riconversione di siti strategici per la transizione energetica. Non meno importante, fornire ai ricercatori dell'Istituto di Tecnologie Avanzate per l'Energia "Nicola Giordano" del CNR e Parco Scientifico un nuovo laboratorio di eccellenza per individuare e testare soluzioni e tecnologie che, da una parte, mirano a integrare ed efficientare i processi di produzione energetica, e dall’altra puntano a ridurre le ricadute ambientali di impianti e infrastrutture, tutelando la biodiversità e valorizzando i servizi ecosistemici.

Un’iniziativa che genererà soluzioni sempre più innovative da applicare in numerosi siti d’interesse in tutta Italia, e con cui continueremo a contribuire alla decarbonizzazione dell’intero settore energetico, a livello nazionale e internazionale, forti del supporto di un nuovo centro di ricerca interdisciplinare dall’alto potenziale scientifico, sociale ed economico – nonché culturale. La riqualificazione, infatti, è stata portata a compimento anche valorizzando e salvaguardando gli edifici del sito con cui nel 1961 l’architetto e urbanista Giuseppe Samonà si aggiudicò il premio “ARCHINSI61”, e che tuttora rappresentano un patrimonio storico-industriale, oggetto di studi universitari.

All’interno del sito anche un nuovo impianto solare, realizzato da Enel Green Power, con una potenza di circa 1,5 MW. Dotato di moduli fotovoltaici ad altissime prestazioni prodotti nella nostra 3Sun Gigafactory di Catania, oltre a sostenere tutte le attività del centro di ricerca, l’impianto eviterà che ogni anno venga disperso nell’ambiente l’equivalente di 1.500 tonnellate di anidride carbonica e l’utilizzo di 800.000 metri cubi di gas, sostituiti da energia rinnovabile, pulita e prodotta localmente. Un traguardo reso possibile anche grazie al coinvolgimento diretto di cittadini che hanno aderito a “Scelta rinnovabile”, l’iniziativa di crowdfunding che consente a tutti di partecipare all’investimento per la realizzazione di nuovi impianti rinnovabili in Italia, beneficiando del rendimento economico nel tempo e contribuendo in prima persona alla transizione energetica. 

«Il sito di una centrale termoelettrica, che ha garantito energia e sviluppo al territorio per anni, ospita ora un centro di ricerca e un impianto di produzione da fonti rinnovabili: una nuova valorizzazione in ottica di economia circolare che rappresenta un esempio concreto di come vogliamo continuare a generare valore con il territorio con le nostre attività, grazie a un impegno proiettato verso il futuro dell’energia», ha commentato Luca Solfaroli Camillocci, Responsabile Enel Green Power e Thermal Generation Italia. 

Questo percorso di riqualificazione rappresenta un’esemplare testimonianza delle sinergie di ampio respiro, basate su collaborazioni proattive e continuative con la comunità scientifica, il settore imprenditoriale e i cittadini del territorio, che contribuiscono ad accelerare la transizione energetica.