Insieme contro la povertà energetica

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Il Manifesto: “Insieme per contrastare la povertà energetica”

Definito da Ipsos come “poli-crisi”, ossia una concatenazione di eventi che si susseguono sovrapponendosi (dalla pandemia, al conflitto russo-ucraino, all’impennata inflazionistica), il periodo storico che stiamo vivendo vede il ruolo dell’energia sempre più centrale all’interno di un quadro geo-politico, ambientale e sociale con non poche conseguenze sui consumatori.

E proprio i nuovi dati Ipsos, presentati durante la quarta Plenaria del Manifesto "Insieme per contrastare la povertà energetica" di Banco dell’Energia - ente che riunisce aziende, referenti istituzionali, associazioni di categoria e stakeholder in un’unica rete- confermano l’impatto di questi eventi sulla fiducia degli italiani: l’81% di loro teme infatti di non riuscire ad affrontare le spese nel prossimo futuro e il 64% è impattato in varia misura dal fenomeno della povertà energetica.

La Plenaria, che si è tenuta giovedì 25 maggio nella Pontificia Università Gregoriana a Roma con la partecipazione di Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, e Lucia Albano, sottosegretaria all’Economia e alle Finanze, ha visto riuniti tutti i firmatari per analizzare la situazione a livello nazionale e ragionare insieme sulle azioni più efficaci da mettere in campo per contrastare questo fenomeno.

L’evento è stato anche l’occasione per formalizzare l’adesione al Manifesto da parte di 14 nuovi firmatari tra cui il nostro Gruppo, che si unisce nella missione di Banco dell’Energia e delle altre aziende di questa rete impegnata a sensibilizzare l’opinione pubblica e a fronteggiare l’emergenza della povertà energetica attraverso azioni concrete con il fine di:

  • aumentare la consapevolezza della popolazione sui consumi energetici
  • garantire l’accessibilità agli strumenti di efficientamento energetico
  • sostenere con progetti mirati le persone e le famiglie più vulnerabili.

Un’azione di sistema

Per costruire un nuovo modello sociale in cui l’accesso all’energia possa essere ancora più democratico, sostenibile ed equo, sono necessarie azioni sistemiche che contrastino i fenomeni di povertà ed esclusione, contribuendo al contempo all’affermazione di una nuova cultura e consapevolezza circa le opportunità legate alla tecnologia e al digitale, per efficientare in modo sostenibile tanto il settore industriale quanto i consumi privati – affinché la necessaria transizione energetica verso le fonti rinnovabili possa diventare un processo collettivo, capace di coniugare stabilità, benessere e inclusione sociale.

«Fare sistema tra le grandi aziende è un elemento chiave per il contrasto alla povertà energetica», ha sottolineato il nostro Direttore Italia Nicola Lanzetta durante il suo intervento. «Bisogna lavorare su progetti che possano fornire un aiuto concreto alle persone e avere un impatto sociale rilevante, come l’educazione al consumo consapevole e la diffusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili, nonché porre le basi per sostenere concretamente le nuove generazioni: ne è esempio il progetto School4Life per contrastare l’abbandono scolastico, di cui il nostro Gruppo è alla guida. Ma prima di ogni azione è necessario l’ascolto dei territori e delle loro esigenze, perché solo intercettando i bisogni delle comunità si possono fornire strumenti adeguati per creare valore e invertire la rotta.»

Innovazione tecnologica, inclusione sociale, dialogo con il territorio: sono solo alcuni dei valori cardine che guidano il nostro impegno per l’Italia e che condividiamo con Banco dell’energia – consapevoli che di fronte alla sfida della povertà energetica è necessaria una direzione comune in grado di dare forma a una società dove ogni persona possa avere libero accesso all’energia– per costruire insieme un futuro sostenibile fatto di pace, benessere e prosperità.