Enel, risultati preliminari 2019 in crescita, EBITDA ordinario a 17,9 miliardi di euro supera il target

  • Ricavi a 80,3[1] miliardi di euro (75,7 miliardi di euro nel 2018, +6,1%)
  • Ebitda ordinario a 17,9 miliardi di euro (16,2 miliardi di euro nel 2018, +10,5%)
  • Indebitamento finanziario netto a 45,2 miliardi di euro (41,1 miliardi di euro a fine 2018, +10,0%)[2]

 

Roma, 6 febbraio 2020 – Il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Patrizia Grieco, ha esaminato i risultati consolidati preliminari dell’esercizio 2019.

Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, ha così commentato: “Nel 2019 abbiamo proseguito il nostro percorso di crescita conseguendo, ancora una volta, gli obiettivi prefissati, con un EBITDA ordinario di 17,9 miliardi di euro, superiore al target già rivisto al rialzo così come comunicato a fine 2019. La crescita dell’EBITDA è stata guidata principalmente dalle reti di distribuzione, soprattutto grazie a Enel Distribuição São Paulo in Brasile, e dalle vendite sui mercati finali in Italia ed in Brasile. Allo stesso tempo, in linea con l’obiettivo di decarbonizzazione del Gruppo, continuiamo a rafforzare la leadership globale nelle rinnovabili con oltre 3 GW di capacità costruita nell’anno in tutto il mondo, battendo nuovamente il nostro stesso record dell’anno precedente. L’eccellente performance registrata nel 2019 rappresenta dunque un ulteriore progresso verso il perseguimento dei nostri obiettivi, ponendoci in posizione privilegiata per il conseguimento dei target del Piano Strategico 2020-2022 nonché degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite su cui siamo impegnati.

I Ricavi ammontano a 80,3 miliardi di euro, in aumento di 4,6 miliardi di euro (+6,1%) rispetto ai 75,7 miliardi di euro realizzati nel 2018. La variazione è riconducibile  all’andamento positivo (i) di Infrastrutture e Reti, in particolare in America Latina, principalmente per il contributo di Enel Distribuição São Paulo in Brasile e la sistemazione di partite regolatorie pregresse in Argentina nonché (ii) di Generazione Termoelettrica e Trading in Italia per le maggiori attività di trading e per gli effetti connessi all’applicazione delle recenti interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC). Tale variazione positiva è stata solo in parte compensata dai minori ricavi da vendita sui Mercati Finali in Spagna e Italia.

L’Ebitda ordinario ammonta a 17,9 miliardi di euro, in crescita del 10,5% rispetto ai 16,2 miliardi di euro del 2018. Tale incremento è principalmente attribuibile: (i) alla crescita di Infrastrutture e Reti in America Latina, riconducibile soprattutto al contributo di Enel Distribuição São Paulo e al miglioramento del quadro regolatorio e tariffario in Brasile e in Argentina, quest’ultimo a seguito di un accordo raggiunto tra Edesur e il governo locale per la definizione di partite regolatorie pregresse; (ii) alla variazione positiva di Generazione Termoelettrica e Trading connessa essenzialmente alle attività in Spagna, America Latina e Italia. In particolare, in Spagna l’incremento è prevalentemente attribuibile alla maggiore produzione di energia da fonte nucleare nonché agli effetti positivi derivanti dalla sospensione dell’applicazione di talune imposte sulla produzione di energia elettrica da fonte convenzionale, mentre  in America Latina la variazione è riconducibile ai migliori margini realizzati dalla centrale di Fortaleza in Brasile e alla rilevazione di un indennizzo per recesso anticipato su un contratto di fornitura di energia elettrica in Cile; (iii) alla crescita del margine relativo ai Mercati Finali, essenzialmente conseguente all’acquisto di Enel Distribuição São Paulo e allo sviluppo del mercato libero in Italia, i cui effetti sono stati solo parzialmente compensati dalla riduzione riscontrata nel mercato regolato.

L’Ebitda (margine operativo lordo), che include gli effetti delle operazioni straordinarie[3], è pari a 17,7 miliardi di euro (16,3 miliardi di euro nel 2018, +8,6%) e presenta un andamento positivo, sostanzialmente in linea con quello dell’Ebitda ordinario.

L’Indebitamento finanziario netto a fine 2019 è pari a 45,2 miliardi di euro, in aumento del 10,0% rispetto ai 41,1 miliardi di euro rilevati a fine dicembre 2018. Tale incremento è riconducibile principalmente (i) al fabbisogno generato dagli investimenti del periodo, (ii) alla prima applicazione del principio contabile IFRS 16, (iii) all’acquisizione di alcune società dalla joint venture EGPNA REP, (iv) all’andamento sfavorevole dei tassi di cambio e (v) al pagamento di dividendi.

Il maggiore indebitamento è stato in parte compensato dai positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa, nonché dalla cessione di talune società di Enel Green Power negli Stati Uniti e in Brasile e della Generazione Termoelettrica in Italia ed in Russia (centrale di Reftinskaya).

La consistenza del personale a fine 2019 è pari a 68.253 unità (69.272 unità alla fine del 2018).

Nel corso del 2019, il Gruppo Enel ha prodotto complessivamente 229,1 TWh di elettricità (250,3 TWh nel 2018), ha distribuito sulle proprie reti 504,0 TWh (484,4[4] TWh nel 2018) ed ha venduto 301,7 TWh (295,4 TWh nel 2018).

In particolare, nel corso del 2019 all’estero il Gruppo Enel ha prodotto 182,2 TWh di elettricità (197,1 TWh nel 2018), ha distribuito 279,4 TWh (257,9[5] TWh nel 2018) e ha venduto 204,2 TWh (191,1 TWh nel 2018).

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Indicatori alternativi di performance

Nel presente comunicato vengono utilizzati alcuni “indicatori alternativi di performance” non previsti dai principi contabili internazionali così come adottati dall’Unione Europea - IFRS-EU, ma che il management ritiene utili per una migliore valutazione e monitoraggio dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo. In linea con la Comunicazione CONSOB n. 0092543 del 3 dicembre 2015 e con gli Orientamenti pubblicati in data 5 ottobre 2015 dall’European Securities and Markets Authority (ESMA) ai sensi del Regolamento n. 1095/2010/EU, si riportano di seguito il significato, il contenuto e la base di calcolo di tali indicatori:

·          L’EBITDA (margine operativo lordo) rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato sommando al “Risultato operativo” gli “Ammortamenti e impairment”;

·          L’EBITDA ordinario è definito come l’EBITDA riconducibile alla sola gestione caratteristica, escludendo quindi tutte le partite relative a operazioni straordinarie quali acquisizioni o cessioni di aziende;

·          L’indebitamento finanziario netto rappresenta per Enel un indicatore della propria struttura finanziaria ed è determinato dai “Finanziamenti a lungo termine” e dai “Finanziamenti a breve termine e quote correnti dei finanziamenti a lungo termine” e tenendo conto dei “Debiti finanziari a breve” inclusi nelle “Altre passività correnti”; il tutto al netto delle “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti”, della “Quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine”, dei “Crediti per factoring”, dei “Cash collateral”, degli “Altri crediti finanziari” inclusi nelle “Altre attività finanziarie correnti”, dei “Titoli”, dei “Crediti finanziari diversi” inclusi nelle “Altre attività finanziarie non correnti”. Più in generale, l’indebitamento finanziario netto del Gruppo Enel è determinato conformemente a quanto previsto nel paragrafo 127 delle raccomandazioni CESR/05-054b, attuative del Regolamento 809/2004/CE e in linea con le disposizioni CONSOB del 26 luglio 2007 per la definizione della posizione finanziaria netta, dedotti i crediti finanziari ed i titoli non correnti.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alberto De Paoli, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art. 154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

[1] Il valore include circa 3 miliardi di euro riferiti agli effetti connessi all’applicazione delle recenti interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) sui contratti di acquisto e vendita di commodity valutati al fair value a conto economico. Tali interpretazioni hanno comportato una diversa classificazione sui ricavi e costi senza impatto sull’EBITDA di Gruppo.

[2] Non inclusivo dell’importo relativo al perimetro classificato tra le “Attività possedute per la vendita”.

[3]  Le partite straordinarie che si riferiscono al 2019 sono le seguenti:

-           i proventi per la liquidazione del secondo indennizzo connesso alla vendita, avvenuta nel 2009, della partecipazione detenuta da e-distribuzione in Enel Rete Gas;

-           la plusvalenza derivante dalla cessione della società Mercure S.r.l. da parte di Enel Produzione;

-           l’adeguamento prezzo sull’acquisizione di alcuni impianti di produzione da fonti rinnovabili effettuata in Grecia;

-           alcune svalutazioni dei magazzini combustibili, materiali e parti di ricambio asserviti al funzionamento di taluni impianti a carbone oggetto di impairment.

Le partite straordinarie nel 2018 si riferivano a:

-           i proventi per la liquidazione del primo indennizzo connesso alla vendita, avvenuta nel 2009, della partecipazione detenuta da e-distribuzione in Enel Rete Gas;

-           la plusvalenza derivante dalla vendita della partecipazione in EF Solare Italia detenuta da Marte S.r.l.

[4]  Il dato di energia distribuita del 2018 tiene conto di una più puntuale determinazione delle quantità trasportate.

[5] Il dato di energia distribuita all’estero del 2018 tiene conto di una più puntuale determinazione delle quantità trasportate.

Dati preliminari 31.12.2019

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