Disabilità e inclusione: due nuove call di Enel Cuore

Disabilità e inclusione: due nuove call di Enel Cuore

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Autonomia abitativa per giovani con disabilità intellettiva e relazionale e inclusione scolastica al centro dei nuovi obiettivi di Enel Cuore.

Per la Onlus che si occupa di sostenere il Terzo Settore nella realizzazione di progetti di utilità sociale il 2017 si apre con due call for ideas.

Stando agli ultimi dati Istat, in Italia oltre il 90% delle persone con disabilità è costretta a vivere in famiglia, avviando una propria vita indipendente solo nel momento in cui il nucleo originario viene a mancare o qualora questo non sia più in grado di prendersi cura dei familiari.

Non meno importante la necessità di interventi sul fronte educativo: il Ministero dell’istruzione infatti attesta la presenza di quasi 235mila alunni con disabilità nelle scuole pubbliche e private. Due realtà che richiedono investimenti costanti, a favore delle quali Enel Cuore ha deciso di stanziare un fondo complessivo di 1.5 milioni di euro.   

Vado a vivere da solo

“Mettiamo su casa!” è il nome del progetto legato alla prima call for ideas, ideata da Enel Cuore che vede la collaborazione della Federazione italiana superamento handicap (F.I.S.H.) e del Consiglio nazionale degli architetti pianificatori paesaggistici e conservatori: l’obiettivo è sostenere, in partnership con gli enti pubblici, il Terzo settore realizzando nuovi modelli organizzativi di vita autonoma per giovani tra i 20 e i 40 anni con disabilità. Una fascia di popolazione che spesso, in assenza di altri punti di riferimento, preferisce non abbandonare la famiglia di origine.

Per questo motivo, anche a seguito di interviste sul campo, si è deciso di orientare il bando verso la promozione di forme di vita abitative innovative, basate sui principi della sharing economy, in modo tale che i servizi fondamentali siano fruibili in condivisione: dalla residenzialità flessibile al co-housing per arrivare ai condomini solidali, con attenzione particolare ai vantaggi della domotica e del design d’avanguardia e, naturalmente, al contesto sociale di riferimento. Le proposte dovranno anche prevedere la possibilità di integrarsi con possibilità occupazionali, mettendo a disposizione operatori formati per progettare con i beneficiari del progetto percorsi di vita personalizzati.

La collaborazione con le scuole

Riguarda le scuole secondarie di primo grado, invece, la call “Inclusione scolastica degli studenti con bisogni educativi speciali (BES)”, ideata per favorire l’avvio di progetti di inclusione  che permettano al Terzo settore di collaborare con istituti scolastici in tutta Italia. Le tipologie d’intervento risultano molto articolate dal momento che i BES comprendono sia bambini con disabilità psico-fisiche (95.8% del totale, di cui il 65.3% con disabilità intellettiva, il 3.5% motoria, mentre il 27% presenta disturbi psichiatrici precoci o legati alle capacità d’apprendimento) e con deficit visivi (1.7%) o uditivi (2.7%), sia bambini con svantaggi socio-economici, linguistico e culturale.

Di fronte a uno scenario tanto complesso gli obiettivi della call mirano alla realizzazione di interventi strutturali, quali ad esempio la riconversione dell’aula di sostegno in una resource room o l’allestimento di spazi comuni e laboratori digitali, ma puntano anche a incoraggiare le attività sportive, culturali, artistiche e ricreative. Viene infatti prevista la possibilità di dotare le scuole di attrezzature informatiche o ausili utili alla didattica, proprio per agevolare la diversificazione dei programmi.   

Ancora un mese per concorrere

C’è tempo sino al 15 febbraio per presentare i propri progetti e le richieste di finanziamento: basta inviare la documentazione all’indirizzo enelcuore.onlus@enel.com dopo aver preso visione dei regolamenti inseriti sul sito dell’associazione, specificando nell’oggetto il nome della call for ideas cui si risponde.