Enel, via allo smart working

Enel, via allo smart working

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Dopo il progetto pilota si può partire. Giovedì 1° giugno prende il via la terza fase di adozione dello smart working in Enel, in virtù dell’accordo siglato coi sindacati Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil il 4 aprile 2016. Per circa un anno 500 dipendenti hanno sperimentato il lavoro da casa grazie all’autonomia offerta dalle nuove tecnologie, con ottimi risultati in termini di aumento della produttività e una maggiore capacità di conciliazione degli impegni di vita.

Ora il “lavoro agile” viene esteso a 7mila lavoratori, liberi di scegliere se spendere l’intera settimana lavorativa in azienda, oppure riservarsi un giorno operativo da casa, con lo stesso trattamento economico e normativo dell’attività tradizionale: coperture assicurative, diritto ai buoni pasto, responsabilità di scegliere luoghi e modalità per lavorare in salute e in sicurezza. Giuseppe Meduri, responsabile affari istituzionali centrali, e la sua collega Alessia Cascio, sono stati fra i primi in Enel a sperimentare lo smart working: prestatisi a raccontare la propria esperienza in un'intervista a due voci, hanno confermato non solo una miglior possibilità di programmazione, ma anche una crescita di fiducia nei rapporti interpersonali.    

Il loro esempio ha dimostrato che, indipendentemente da dove il lavoratore si trovi, dev'essere sempre reperibile dal proprio responsabile o da quanti abbiano necessità di contattarlo. Lo smart working non ammette però accumulo di straordinari e va concordato in via preventiva coi propri responsabili. Azienda e sindacati, inoltre, hanno concordato di continuare il monitoraggio sui nuovi rapporti di lavoro, per perfezionare la formula adottata. Restano esclusi solo i neoassunti, gli apprendisti, i lavoratori part-time e le situazioni professionali non conciliabili da punto di vista commerciale con l’attività a distanza.

Il lavoro fuori azienda è indubbiamente un’opportunità resa possibile dalla digitalizzazione. 

I confini fra lavoro autonomo e dipendente tendono a sfumare e si apre un’innovativa era di rapporti produttivi che guarda a industria 4.0 e all’introduzione delle nuove tecnologie di rete per aumentare la produttività e la qualità del lavoro.