Al via il Giro E

Al via il Giro E

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La Maglia Rosa si tinge di verde. Col lancio del Giro E, il primo Giro d’Italia con biciclette elettriche, presentato il 14 aprile scorso a Roma, la 101esima edizione della massima competizione ciclistica nazionale apre una nuova rotta verso la mobilità sostenibile

Enel X, insieme a Pinarello e TAG Heuer, è title sponsor della versione elettrica delle 18 gare del Giro d’Italia, di cui il Gruppo è, per il terzo anno, sponsor della Maglia Rosa. Cinque squadre di due partecipanti ciascuna hanno la possibilità di confrontarsi, a distanza di poche ore, sugli stessi percorsi delle tappe professionistiche, utilizzando le e-bike Pinarello. Le gare del Giro E partiranno l’8 maggio da Catania, prima tappa italiana della Corsa Rosa.

 

La mobilità sostenibile piace anche ai Vip 

Per il lancio della competizione, il 14 aprile scorso, sono stati invitati due testimonial d’eccezione: Gianni Moscon, corridore del Team Sky, e Giancarlo Fisichella, ex pilota di Formula 1. I due sportivi si sono messi alla prova sul circuito Formula E di Roma, il primo utilizzando l’e-bike ufficiale del Giro E, il secondo una monoposto elettrica.

Oltre alla partecipazione di grandi appassionati di ciclismo, come l’attore e pilota statunitense Patrick Dempsey, la nuova competizione prevede un percorso di formazione sulla mobilità sostenibile. I concorrenti-ospiti parteciperanno, la sera precedente la tappa, ad un incontro di preparazione sulle caratteristiche tecniche delle bici elettriche e del tragitto di gara. Il mattino seguente viene scelta l’e-bike e, dopo aver effettuato una sosta per la ricarica delle batterie a metà percorso, si taglia il traguardo prima dell’avvio della gara dei ciclisti professionisti. Gli ospiti possono così assistere all’arrivo del Giro d’Italia. 

 

Una competizione sperimentale 

Il Giro E è un esperimento di mobilità sostenibile in ambito sportivo. In futuro potrebbe trasformarsi in una versione elettrica del Giro d’Italia per le categorie dilettanti, coinvolgendo un maggior numero di team e produttori di e-bike. 

I modelli di questa prima edizione sono messi a disposizione da Pinarello, storica azienda di biciclette da corsa che porta il nome del fondatore “Nani”, che ha gareggiato con i campionissimi Fausto Coppi e Gino Bartali. Negli anni a cavallo della Seconda Guerra Mondiale, Giovanni Pinarello vinse oltre 60 corse, affermandosi appena ventenne nella “Popolarissima” di Treviso, una delle più importanti gare dilettantistiche e porta d’ingresso al circuito professionale. Nel 1951 indossò anche la “Maglia Nera” del Giro d’Italia 34, vinto da Fiorenzo Magni: nonostante fosse assegnata all’ultimo in classifica, in passato rappresentava uno dei riconoscimenti più ambiti perché permetteva di compiere il giro d’onore al velodromo Vigorelli di Milano con i vincitori dell’edizione. Da quell’esperienza nacque l’idea di avviare la produzione di biciclette tecnologicamente sempre più avanzate, sino ad arrivare all’odierno modello Nytro: un mezzo che, per geometrie, design e performance, ha inaugurato il segmento delle eROAD racing bike, aprendo le competizioni ciclistiche alle nuove possibilità della mobilità sostenibile.

Le e-bike utilizzate nel Giro E pesano appena 13 chilogrammi, 9 senza batterie, un peso simile a quello delle biciclette professionali. Sono in carbonio T700 ad alto modulo, fibra in grado di assicurare standard di sicurezza e prestazioni molto elevati. Il motore elettrico, dotato di una batteria agli ioni di litio, offre assistenza fino a 25 km/h, con una potenza nominale massima di 250 Watt.

Innovazione e sostenibilità sono oggi due elementi fondamentali anche dello sport. Dopo quella Rosa e Nera, la prossima potrebbe essere la Maglia Verde, il colore dell’energia pulita di Enel.