Giro 101, in bici e in funivia fino al Cervino

Giro 101, in bici e in funivia fino al Cervino

Bisogna guadagnarsela, la passerella romana. Con il sudore, la fatica e quei 4mila metri di dislivello che precedono la Valtournenche e il mitico Cervino. Nella penultima tappa alpina di 217 chilometri: si parte da Susa, la Porta d'Italia, all'ombra della storica centrale idroelettrica Enel Green Power di Venaus, una fabbrica di energia pulita che ha da poco compiuto mezzo secolo di vita, per poi salire fino a tagliare in due la Valle d'Aosta. “Attenti alle salite – avverte il giornalista sportivo Paolo Viberti - ma soprattutto alle discese, che qui sono sempre umide e scivolose”. E' in Valle che si inizia a fare sul serio: prima l'inedito Col Tsecore, poi il Colle Saint Pantaleon (qui Ivan Gotti nel 1997 iniziò la fuga che lo portò a vincere il suo primo Giro d'Italia), infine la salita a Cervinia sfiorando un piccolo borgo poco conosciuto. E' il villaggio di Chamois, 1815 metri d'altezza e neppure un'auto fra le sue stradine: è l’unico comune in Italia raggiungibile solamente in funivia o a piedi, un modello di vita sempre più green e sostenibile.