Apprendistato, Enel fa scuola in Europa

Apprendistato, Enel fa scuola in Europa

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Dai banchi di scuola all’azienda. Forse non esiste ancora un modello italiano di rapporto scuola-lavoro. Un modello Enel sì. Una best practice che ha ricevuto il riconoscimento della European Alliance for Apprenticeships (EAFA), il network istituzionale della Commissione Ue nato per diffondere buone pratiche sull’apprendistato a livello internazionale.

La piattaforma europea, nata nel 2013 e che ha già coinvolto 236 stakeholder, ha giudicato il nostro Gruppo come “migliore esperienza europea di apprendistato di qualità”. Un tema sul quale il 21 giugno abbiamo ospitato una conferenza internazionale presso il nostro Auditorium per raccontare il modello Enel e scambiare esperienze con 50 rappresentanti dell’alleanza e aziende come Allianz, Dallara, Eni, Siemens, Bmw, Nestlé Italia. Il giorno dopo i partecipanti potranno visitare il training centre tecnologico e digitale di Enel a L’Aquila.

 

Un ruolo da apripista 

“Il nostro modello, apripista nel Belpaese, può diventare la via italiana alla formazione duale” spiega Francesca Di Carlo, responsabile delle Risorse umane e dell’Organizzazione di Enel.

Siamo stati la prima azienda a lanciare in Italia un programma che ha anticipato di un anno  il dlgs n. 81 /2015 che ha disciplinato l’apprendistato per il conseguimento di un diploma di istruzione secondaria  per i giovani dai 15 ai 25 anni. 

Un modello che consente l’anticipazione dell’ingresso al lavoro già durante il percorso scolastico, l’acquisizione fin dalla scuola delle competenze “soft” essenziali per il mondo del lavoro (team working, problem solving, proattività, ecc.), l’apertura di un dialogo costruttivo tra azienda e scuola nella “curvatura dei programmi”, nello svolgimento delle ore di laboratorio in Enel, nel contatto diretto con l’innovazione tecnologica, e l’ottimizzazione del periodo formativo post-diploma per la professionalizzazione aziendale.

Il modello di apprendistato Enel prevede un percorso formativo complessivo di 36 mesi, articolato in due fasi. La prima, di 23 mesi, è l’apprendistato di primo livello per il conseguimento di un diploma di istruzione secondaria superiore e si svolge durante il quarto e il quinto anno dell’istituto tecnico ad indirizzo “elettronica e elettrotecnica”. La seconda fase è invece di 13 mesi e consiste nell’apprendistato di secondo livello per il conseguimento della qualificazione professionale di “elettricista di base”. In questa seconda fase l’apprendista è presente a tempo pieno in azienda dove è prevista una formazione interna di 120 ore.

 

Un biennio sperimentale... 

Sono stati 145 gli studenti coinvolti dal nostro Gruppo nel biennio 2014-2016, provenienti da sette regioni e sette istituti tecnici distribuiti su tutto il territorio nazionale: l’“Avogadro” di Torino, il “Marconi” di Piacenza, il “Pacinotti” di Mestre, il “Meucci” di Firenze, il “Marconi” di Civitavecchia, il “Fermi-Gadda” di Napoli, il “Giorgi” di Brindisi.

I 138 apprendisti ammessi all’esame di Stato hanno tutti conseguito il diploma, 136 sono stati valutati idonei dall’azienda a proseguire il rapporto di lavoro in Enel di cui 5 hanno deciso di iscriversi a Ingegneria: così, dal 1° agosto 2016, 131 ragazzi hanno iniziato la seconda fase di apprendistato professionalizzante per la qualifica di elettricista di base.

“Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti: - conferma Di Carlo - a 20 anni questi ragazzi, grazie all’esperienza on the job, mostrano già maturità e autonomia professionale”.

 

…da replicare 

A conferma del ruolo di apripista di Enel la prima esperienza di apprendistato scuola-lavoro è stata monitorata da un gruppo di lavoro composto dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con l’Istituto per lo Sviluppo della Formazione professionale dei Lavoratori (ISFOL).

Visto il successo del primo biennio si è deciso di replicare l’esperienza e per l’anno scolastico 2016/2017 sono stati coinvolti altri 140 studenti, in altre aree territoriali, individuate in relazione ai prevedibili fabbisogni occupazionali di Enel: il “Giorgi” di Milano, il “Kennedy” di Pordenone, il “Buccari Marconi” di Cagliari, il “Galilei Sani” di Latina, il “Focaccia” di Salerno, lo “Scalfaro” di Catanzaro e il “Vittorio Emanuele III” di Palermo.

“Un’altra novità è lo sviluppo di un progetto in chiave ulteriormente digitale. - aggiunge Di Carlo - Dal prossimo anno scolastico abbiamo coinvolto il Politecnico di Torino con l’obiettivo di una maggiore collaborazione con le scuole e una spinta nella didattica avanzata in azienda”.

Il nostro Gruppo fa parte anche dello European Pact for Youth, un patto europeo per il futuro dei giovani lanciato nel 2015 dalla più estesa rete europea dedicata alla responsabilità sociale, CSR Europe. Scopo del progetto è di promuovere esperienze formative basate sul lavoro (work base learning) per aiutare i ragazzi ad affacciarsi sul mondo delle professioni. In Italia il piano di azione è coordinato da una cabina di regia composta da Enel, Fondazione Sodalitas, Impronta Etica, Anpal Servizi, Junior Achievement.