Sostenibilità è responsabilità

Sostenibilità è responsabilità

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La sostenibilità non è più un optional, ma parte integrante della nostra visione del futuro. È il cambio di rotta scelto anche dalle molte imprese protagoniste al secondo appuntamento organizzato, il 28 maggio all’auditorium di Assolombarda a Milano, dal Segretariato ASviS (Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile) nell’ambito della terza edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile. Un appuntamento che ha raccolto industria e mondo della finanza per rilanciare gli impegni assunti, nel 2017, con il “Patto di Milano” e chiedere alle Istituzioni di accelerare la transizione del Paese verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu.

Il dibattito si è sviluppato come un percorso a tappe tra alcune parole chiave: economia civile, mercato circolare, bilanci di sostenibilità, inclusione e, soprattutto, futuro. A partire da Pierluigi Stefanini, Presidente di ASviS, molti i relatori che hanno fatto riferimento alla scadenza del 2030, indicata dalle Nazioni Unite come punto finale del processo di transizione del modello di sviluppo. Per le aziende l’Agenda 2030 rappresenta uno strumento importante per definire le proprie strategie, una bussola per orientare le proprie politiche industriali in modo “responsabile”. Perché, ha ricordato il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, “la crescita è una precondizione per ridurre i divari economici e sociali”. Ma come “l’industria è al centro dell’economia, le persone sono al centro della società”, ha continuato Boccia che ha invitato tutti a un cambio di prospettiva nello sguardo sul Paese: “Passiamo dalla comunicazione al racconto e immaginiamo come sarà l’Italia tra almeno tre anni”.

 

La sostenibilità come fattore finanziario 

All’evento di Milano alcune aziende hanno portato la propria esperienza, a partire da quelle che hanno aderito ad ASviS fin dalla sua nascita. “La sostenibilità è la strategia di Enel” ha spiegato Patrizia Grieco, Presidente di Enel. “Siamo per definizione un'azienda in cui sostenibilità e innovazione guidano la strategia. Infatti investiremo 27 miliardi e mezzo in due settori fondamentali per lo sviluppo sostenibile del settore energetico”, ha continuato la Presidente, riferendosi alle risorse che il nostro Gruppo ha stanziato per il potenziamento delle reti e la produzione da fonti rinnovabili.

 

“Siamo impegnati nel realizzare un nuovo modello di sviluppo energetico sostenibile grazie alle rinnovabili, alla digitalizzazione e al processo di decarbonizzazione”

– Patrizia Grieco, Presidente Enel

Un impegno che nasce anche come risposta alle esigenze dei clienti, molto più sensibili di un tempo ai temi delle energie rinnovabili, e come fattore sempre più decisivo nell’orientare le scelte degli investitori. Un punto di vista confermato da Luigi Abete, presidente di FeBAF (Federazione Banche Assicurazioni e Finanza), e dai partecipanti alla tavola rotonda dedicata alla “leva della finanza”.

Esiste una connessione sempre più forte tra le politiche di sostenibilità dell’impresa e la sua durata nel tempo: un impatto sociale e ambientale positivo garantisce anche una vita più lunga e raccoglie la fiducia dei mercati. Una visione nata da imprenditori illuminati come Adriano Olivetti, ricordato durante il dibattito, e che oggi anima anche gli startupper, sempre più attenti all’impatto delle proprie attività nei contesti in cui operano. Lo ha confermato la CEO di Solenica, Diva Tommei, che ha raccontato il punto di vista della generazione millennial: “È la formazione (education) la precondizione per un nuovo approccio all’economia sostenibile”.

Scelte, valori e capitale umano sono state le parole chiave conclusive che hanno arricchito il forum di Milano, seguito anche da 12 mila persone in diretta streaming sul sito del Festival. In chiusura Enrico Giovannini, Portavoce di ASviS, ha citato un modello che arriva dall’altra parte del mondo, dalla Nuova Zelanda dove il governo ha appena presentato una legge finanziaria incardinata sugli SDG dell’Onu per orientare l’economia nazionale verso un approccio a basso impatto ambientale ed emissioni ridotte. Una decisione presa, secondo Giovannini, nei tempi giusti: nella scarsità di risorse del nostro Pianeta, proprio il tempo sta diventando una delle più preziose.