L'energia tricolore che unisce l’Italia

L'energia tricolore che unisce l’Italia

Siamo vicini all’Italia con tutta la nostra energia. Una luce tricolore illumina i nostri impianti che continuano a garantire un servizio essenziale per il Paese. Un gesto simbolico che esprimiamo illuminando anche gli edifici di alcune delle nostre sedi aziendali e luoghi della cultura e dell’identità del nostro Paese.

Tra questi anche Palazzo Chigi, a Roma, sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sulla cui facciata abbiamo acceso il tricolore per contribuire a rinsaldare i valori di unità, responsabilità e solidarietà propri della nostra comunità nazionale, in coincidenza del 159° anniversario dell’Unità d’Italia.

Un modo per essere ancora più vicini all’Italia in un momento così difficile e rimarcare lo spirito di coesione con cui sta lottando contro il coronavirus.

Abbiamo utilizzato dei proiettori LED ad alta efficienza energetica, una tecnologia che consente ottime prestazioni. In alcune sedi l’accensione avviene attraverso un sistema crepuscolare che scatta in automatico all’imbrunire e consente di ottimizzare ulteriormente i consumi. Negli altri casi, il timer che attiva l’illuminazione è stato impostato ponendo la massima attenzione per evitare gli sprechi di energia.
A Torino, durante le prove di illuminazione della sede, i nostri “vicini” hanno fatto risuonare l’inno di Mameli, a conferma del nostro messaggio e che in questo momento tutti avvertiamo il bisogno di sentirci più vicini.

Anche gli impianti coinvolti nell'iniziativa resteranno illuminati con i colori della bandiera italiana ogni notte per tutto il periodo dell'emergenza sanitaria causata dal Covid-19. Abbiamo iniziato il 2 aprile con la “Ettore Majorana” di Termini Imerese, in Sicilia. “Il tricolore - racconta Giuseppe Fumarola, Vice-Responsabile Centrali Termoelettriche a gas Sud Italia - è stato da sempre simbolo di unità e fratellanza e ora brilla proprio dove le nostre centrali immettono l’energia in quella rete che poi raggiunge tutto il Paese”.

Lo stesso è avvenuto, nei giorni successivi, in Toscana con l’illuminazione delle torri di raffreddamento degli impianti geotermici di Larderello e di Castelnuovo Val di Cecina e della centrale di Santa Barbara, così come anche in altri impianti siciliani con il tricolore sulla centrale a gas Archimede di Priolo Gargallo, sulla Vigata di Porto Empedocle, su quelle eoliche di Caltavuturo e e sulla “fabbrica del sole” 3SUN di Catania. Luce verde, bianco, rossa anche sugli impianti idroelettrici di Castel Giubileo a Roma, di Nove a Vittorio Veneto (Treviso), Taccani a Trezzo sull’Adda in Lombardia, Ancipa in Sicilia, su quello eolico di Collarmele in Abruzzo, sull’impianto a gas di Pietrafitta in Umbria e sugli edifici delle centrali di Porto Corsini e di La Casella in Emilia Romagna.

“Abbiamo voluto dare un segnale di unità per rimarcare quello spirito di coesione con cui tutti noi stiamo lottando contro questo nemico invisibile”, ha raccontato Alessio Cianchi, Responsabile dell’Area Geotermica Larderello.
Nel 2018, in occasione dei 200 anni dall’avvio dell’industria geotermica, sulle torri di Larderello furono proiettate le costellazioni per collegare idealmente nel segno dell’energia il cielo con le profondità del sottosuolo. Ma l'illuminazione con i colori della bandiera italiana, inaugurata lo scorso 3 aprile, è destinata a restare nella memoria per il suo particolare impatto visivo e simbolico.

La stessa lungimiranza, quella per le fonti rinnovabili, che stiamo mettendo in campo per affrontare l'emergenza Covid-19 e di cui l'Italia avrà bisogno una volta che la crisi sarà passata, per pianificare il proprio futuro e far ripartire le attività.

L’impegno di Enel Cuore

La nostra vicinanza al Paese si esprime anche con un contributo concreto grazie alla nostra onlus Enel Cuore: con una donazione di 23 milioni di euro stiamo sostenendo le principali realtà impegnate nell'assistenza sanitaria e sociale, sia per progetti già individuati, sia per altri che stiamo definendo grazie al dialogo continuo con la Protezione Civile, le Istituzioni nazionali e regionali e le organizzazioni in prima linea contro la diffusione del virus.
Come ha sottolineato Patrizia Grieco, Presidente di Enel e di Enel Cuore, “siamo una multinazionale italiana con forti radici nel territorio che fa della sostenibilità l’architrave della sua strategia. È quindi del tutto naturale, ma al contempo doveroso per la nostra società, aiutare i territori dove operiamo e le comunità con cui lavoriamo ogni giorno”.
In particolare, Enel Cuore sta sostenendo nell’immediato l’attività di contrasto dell'emergenza epidemiologica della Protezione Civile e sta supportando ospedalistrutture sanitarie ed enti nella creazione di nuovi posti letto e nell’acquisto delle apparecchiature necessarie sia nelle aree maggiormente colpite del Nord Italia sia nel resto del Paese.

Enel Cuore sta inoltre assicurando il proprio supporto alle organizzazioni del terzo settore e alle amministrazioni locali, per aiutarle a sostenere coloro che più di altri sono stati messi in difficoltà dall’emergenza e a pianificare al meglio la ripresa delle attività. È con questo obiettivo che, ad esempio, nei giorni scorsi la nostra onlus ha contribuito con una donazione al Fondo di Mutuo Soccorso istituito dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, per fronteggiare l'emergenza Covid-19.

Anche a distanza ci stiamo impegnando per essere vicini a tutti.