ASviS Live, la ripresa all’insegna della sostenibilità

ASviS Live, la ripresa all’insegna della sostenibilità

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La crisi nata dal Covid-19 ci insegna che in un mondo sempre più interconnesso non possono esserci sviluppo e benessere duraturi senza sostenibilità ambientale, economica e sociale. Il tema è stato al centro del secondo appuntamento di ASviS Live: tre passi verso il Festival, l’evento online organizzato dall’ASviS come tappa di avvicinamento al Festival dello sviluppo sostenibile che quest’anno, proprio a causa dell’emergenza Coronavirus, si svolgerà dal 22 settembre all’8 ottobre.

La sostenibilità è essenziale

“La sostenibilità è una scelta obbligata se vogliamo veramente uscire da questa crisi”, ha detto il nostro Amministratore Delegato e Direttore Generale, Francesco Starace, intervenendo all’evento del 28 maggio intitolato “Verso una ripresa trasformativa all’insegna della resilienza e della sostenibilità” e dedicato alle conseguenze dell’emergenza Covid-19 sull’economia e sulle imprese. “La sostenibilità non è un costo, un lusso o un orpello - ha sottolineato Starace - ma è intrinsecamente resilienza, competitività e riduzione di rischio. I piani di Enel andavano già nella direzione di un sistema più resiliente, verde, competitivo e sicuro da un punto di vista energetico e non potranno che essere rafforzati”.

Per una transizione giusta e green

Perché la transizione energetica sia davvero sostenibile deve anche essere giusta e capace di non lasciare indietro nessuno, ha ricordato l’AD durante un panel che ha visto la partecipazione dei manager di alcune delle principali aziende italiane. Da questo punto di vista, ha concluso Starace, le politiche avviate dalla Commissione europea con l’istituzione del Just Transition Fund, e ampliate con il Recovery Fund annunciato il 27 maggio, vanno nella giusta direzione. Una visione su cui concorda il portavoce dell’ASviS, Enrico Giovannini. “La risposta alla crisi deve essere orientata a portare l’Italia su un sentiero di sviluppo sostenibile da tutti i punti di vista e l’ottima proposta avanzata dalla Commissione europea apre per il nostro Paese una concreta possibilità di trasformarsi nella direzione dell’Agenda 2030”.

La collaborazione dei governi nazionali sarà fondamentale, ha sottolineato in collegamento da Bruxelles il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli. “Il 27 maggio non solo sono stati messi a disposizione dei nostri Paesi fondi sufficienti per la ricostruzione ma si è rovesciato il paradigma del 2008: sta iniziando una stagione che non è più all’insegna del rigore ma di uno spirito di solidarietà e di costruzione di un’Unione europea anche politica”. Per non sprecare quest’occasione di cambiamento, ha tuttavia ammonito Sassoli, occorre che alla solidarietà si accompagni “una maggiore responsabilità degli Stati nazionali che devono essere capaci di approntare politiche coerenti con gli obiettivi che ci siamo dati con il Green New Deal, la digitalizzazione e le altre politiche improntate all’Agenda 2030. Solo in questo modo potremo arrivare a una riconciliazione nel rapporto con il nostro Pianeta”.

La trasformazione indotta dalla crisi

La crisi innescata dalla pandemia ha già impresso una forte accelerazione nella direzione del cambiamento, dalle modalità di lavoro a quelle di consumo. Il nostro Gruppo è tra quelli che più hanno fatto ricorso allo smart working, ha ricordato Starace, con circa 37mila dipendenti su 70 mila che in questo periodo stanno lavorando in questa modalità in tutti i Paesi dove siamo presenti. Il lockdown ha anche segnato “un incredibile cambiamento nel modo di consumare energia elettrica”, ha spiegato Starace, accelerando il trend che vede l’aumento dei consumi accompagnarsi a una maggiore attenzione alla riduzione degli sprechi: “In futuro le due forze, quella a consumare più energia e quella a ridurre i consumi energetici, si bilanceranno ma cambierà molto il profilo di consumo, dunque è importante che i sistemi energetici siano in grado di affrontarlo. Da qui il nostro sforzo per digitalizzare tutte le nostre reti in giro per il mondo”.

La Giornata Mondiale dell’Ambiente

Della necessità di costruire una società più resiliente si parlerà anche nella giornata conclusiva di ASviS Live il 4 giugno, intitolata “Ambiente, salute e società sostenibili: alla scoperta delle connessioni”. Un’occasione per capire meglio, con l’aiuto di esperti in diversi ambiti, le interazioni e le vulnerabilità degli ambienti naturali, artificiali e sociali, ma anche per celebrare la Giornata Mondiale dell’Ambiente, con un collegamento con la Living Chapel, un’installazione realizzata all’Orto Botanico di Roma ispirata all’Agenda 2030 e all’Enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco.

Proprio in occasione del World Environment Day, giunto alla 46esima edizione, il 5 giugno si svolgerà una giornata evento in live streaming organizzata dal Corriere della Sera nell’ambito dell’iniziativa “Pianeta 2020”, dedicata ai temi ambientali e alla sfida della sostenibilità. Durante la giornata si alterneranno talk, filmati e testimonianze di scienziati, antropologi, medici, economisti, manager e imprenditori. Tra gli interventi in programma, anche quelli dell’AD di Enel Francesco Starace, del Commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni e del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa. In particolare, si parlerà di innovazione, riciclo dei rifiuti, energie rinnovabili, mobilità sostenibile e smart city. Per capire come ripartire insieme, dopo l’emergenza Covid-19, costruendo un rinnovato rapporto con l’ambiente.