La nostra energia tricolore per la cultura

La nostra energia tricolore per la cultura

Credit: Accademia Nazionale di Santa Cecilia, foto di Musacchio, Ianniello, Pasqualini.

 

“Adesso viene il movimento stupendo: prima i folletti e poi un trio di elefanti che ballano”: è l’interpretazione fantasiosa della Quinta sinfonia di Beethoven proposta in Casa Howard, il noto romanzo scritto da Edward Morgan Forster e portato al cinema da James Ivory. Del resto lo stesso compositore, secondo una tradizione non documentata, avrebbe definito il celebre motivo iniziale come “il destino che bussa alla porta”.

Per il pubblico di tutto il mondo invece la Quinta, “la più beethoveniana di tutte le sinfonie”, è associata al trionfo della luce sulle tenebre, ed è in questo senso che è stata protagonista, il 21 luglio, di un evento di grande portata simbolica.

Riparte la musica dal vivo

In questa serata speciale, ospitata nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, il maestro Antonio Pappano, direttore musicale dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ha diretto un concerto sulle sinfonie n.8 e n.5 di Beethoven, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il concerto è parte di “Beethoven STARt 2020”, rassegna dedicata alle nove sinfonie di Beethoven, dal 9 luglio come omaggio al genio di Bonn a 250 anni dalla nascita. Ma ancora più significativo è il valore dell’iniziativa nel momento storico che stiamo vivendo: questi appuntamenti in Cavea hanno segnato la ripartenza della grande musica dal vivo dopo i mesi di confinamento.

Una luce per il futuro

A sottolineare il carattere solenne della serata, l’esecuzione dell’Inno di Mameli in apertura e la proiezione di una grande bandiera italiana di luce. Per suscitare un nuovo ottimismo per il futuro, abbiamo illuminato con il tricolore la Cavea che ha accolto le potenti note beethoveniane suonate magistralmente dall’orchestra di Santa Cecilia: un momento che ha portato “un soffio di speranza”, come ha commentato il maestro Pappano.

“L’illuminazione del tricolore è un modo per stare vicino al territorio. - ha commentato Carlo Tamburi, Direttore Enel Italia - Noi l’abbiamo usato nei momenti di grande emergenza come messaggio a tutti i colleghi sul territorio: vi illuminiamo, vi siamo vicini, vi pensiamo. L’abbiamo fatto sia per le centrali sia per gli uffici. Adesso vogliamo portare questo messaggio anche qui all’Auditorium per questa bella serata di musica, di cultura e anche di ripresa”.

“Il tricolore in questo momento per noi significa ritrovarsi tutti intorno alla nostra cultura, al nostro Paese, ai valori fondanti di questa Repubblica”, ha dichiarato Michele dall’Ongaro, presidente e sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che ha aggiunto: “Enel illumina tante cose, anche il percorso che stiamo facendo insieme da un bel pezzo”.

Il nostro Gruppo, infatti, è tra i soci fondatori dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la principale istituzione sinfonica italiana, e ha sostenuto in particolare la rassegna dedicata all’anniversario beethoveniano. Inoltre, abbiamo sempre dedicato un’attenzione speciale anche ai musicisti del futuro: “Noi siamo vicini a Santa Cecilia ma in particolare alla JuniOrchestra, l’orchestra dei ragazzi, per far sì che possano trovare nella cultura uno sbocco e anche tante prospettive di lavoro, di carriera e di successo”, ha ricordato Tamburi.

Dalla Reggia di Caserta alla tournée in Europa

Il concerto di Roma è stato aperto dall’Ottava sinfonia, un’opera leggera, arguta e divertente, quanto di più lontano dall’atmosfera epica e titanica della Quinta, con cui si è concluso. Lo stesso programma è stato ripreso il 30 luglio nella suggestiva scenografia della Reggia di Caserta, aprendo la V edizione di Un'Estate da Re, la rassegna con i grandi nomi della musica classica che, oltre all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, vedrà protagonisti tra gli altri Plácido Domingo, Daniel Oren e il Balletto del Teatro San Carlo. Anche in quest’occasione, abbiamo sostenuto l’iniziativa, illuminando con il tricolore la facciata interna della Reggia, la fontana di Diana e Atteone e l’Aperia, una delle perle architettoniche meno conosciute del grande complesso, che ha fatto da cornice al concerto.

La programmazione dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia riprenderà a settembre quando partirà per una tournée in Europa, toccando Budapest, Vienna, Linz e Bratislava: in ogni città porterà un messaggio di speranza e una testimonianza dell’eccellenza artistica italiana. Perché, come sostiene Pappano, inglese di nascita ma di origini italiane, “l’Italia è per definizione la cultura, l’arte, la musica”.