Rinascere sostenibili si può

Rinascere sostenibili si può

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Per un mondo più sostenibile serve un nuovo modello di sviluppo dove tutti (imprese, associazioni, istituzioni, cittadini) collaborino attivamente con coraggio, innovazione e capacità di visione. Oggi c’è bisogno di “Rinascere sostenibili”, che è anche il tema dell’edizione 2021 del Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale, il più importante evento in Italia sui temi della sostenibilità.

Il nostro Gruppo è stato ancora una volta uno dei partner del Salone, che si è svolto il 12 e 13 ottobre all’Università Bocconi di Milano, in presenza e in streaming, con la partecipazione di 230 organizzazioni e oltre 330 relatori.

Abbiamo preso parte a otto panel del Salone, spaziando su vari temi, dai diritti umani all’evoluzione delle professioni, dall’economia circolare all’edilizia green, dalle partnership pubblico-privato alla transizione energetica fino al circolo virtuoso che attiviamo con la filiera dei nostri partner.

ESG LAB: grandi imprese e PMI insieme per un modello di crescita sostenibile

Anche per le PMI la sostenibilità è diventata un fattore strategico. L’incontro ha fatto il punto sul percorso di ESG LAB, un progetto di SDA Bocconi e Fondazione Sodalitas, in collaborazione con Fondazione Enel e Falck Renewables. Attraverso interviste a leader di grandi e piccole imprese, analisi e indagini, l’iniziativa sta mettendo a punto un modello per sostenere lo sviluppo delle PMI attraverso la piena integrazione dei temi ESG (Enviromental, Social, Governance) nei processi di governance. “Siamo molto soddisfatti di aver contribuito a questo lavoro” ha detto Alda Paola Baldi, Responsabile Procurement Italia. “Dai nostri fornitori ci aspettiamo che assicurino il nostro stesso impegno nell’adottare le migliori pratiche in termini di diritti umani e condizioni di lavoro, di salute e sicurezza, di responsabilità ambientale e sociale. Attraverso diversi strumenti li supportiamo in un percorso di crescita e cambiamento verso la sostenibilità che può generare valore per le loro aziende”.

Diritti umani e sviluppo sostenibile

Un modello di business, se vuole definirsi sostenibile, deve gestire in modo corretto tutta la filiera produttiva, garantendo innanzitutto il rispetto dei diritti umani. Il panel ha discusso l’approccio di diverse aziende a questo tema, confrontando policy e modelli di gestione. Noi siamo in prima linea, come ha raccontato Giulia Genuardi, Responsabile Sustainability Planning & Performance Management and Human Rights: “Per il nostro Gruppo, quello dei diritti umani è un punto focale. Il nostro obiettivo è guardare a questo tema non solo dal punto di vista etico, ma a livello di cultura d’impresa, in modo tale che il rispetto dei diritti umani in ognuno dei quasi 50 Paesi in cui operiamo, con culture e sensibilità diverse, sia sempre al centro di ogni nostra scelta e che ogni tipo di valutazione sia compiuta in assoluta trasparenza”.

Nuove competenze per un nuovo mercato del lavoro

Secondo il World Economic Forum entro il 2025 una persona su due non avrà le competenze necessarie per attuare bene il suo lavoro, per cui è necessario da un lato fornire nuovi strumenti di formazione continua, dall’altro trovare modi efficienti per certificare le nuove competenze. Su questo tema è intervenuta Nicoletta Novi, Responsabile CSV & Sustainability Projects Italy: “È ormai evidente la necessità di intraprendere un percorso di cambiamento culturale dove le competenze non siano più immutabili per lunghi periodi, ma possano adattarsi rapidamente agli scenari socio-economici e tecnologici che velocemente si alternano. Questo è ancor più vero nel settore dell’energia, che si sta confrontando con i temi non solo della decarbonizzazione, ma anche dell’elettrificazione dei consumi, dell’urbanizzazione e delle reti intelligenti, e con il ruolo ormai imprescindibile della sostenibilità e dell’innovazione nel modello di business di aziende come Enel. Serviranno quindi sempre di più persone preparate sotto il profilo tecnico, ma anche capaci di comprendere i bisogni della società e tradurli in innovazioni tecnologiche”.

Dalla testimonianza alla visione olistica: come cambia la moda sostenibile

Quali sono gli aspetti da considerare per parlare di sostenibilità della moda? L’attenzione dei consumatori è cambiata, ma resta molto da fare per rendere questo settore sempre più sostenibile. I partecipanti al panel hanno parlato della necessità di sviluppare un nuovo approccio “olistico”, più concreto e credibile, ma anche del benessere degli animali coinvolti nel processo produttivo e della misurazione delle performance ambientali dell’industria. Proprio su quest’ultimo tema è intervenuto Nicola Tagliafierro, Responsabile Sostenibilità di Enel X: “Come Enel X crediamo che ogni azione, per essere davvero sostenibile, debba poter essere misurata. Valutare in modo preciso i risultati di un’iniziativa consente di concentrarsi su quelle che hanno un impatto maggiore, al di là della loro narrazione. Per esempio, l’energia impatta più del 60% nel processo di decarbonizzazione dell’industria del tessile e pertanto rappresenta la strada principale da percorrere per raggiungere gli obiettivi europei grazie alle tecnologie già disponibili, come il fotovoltaico e la mobilità elettrica. Queste ultime, oltre a ridurre le emissioni di CO2, sono in grado di generare un impatto economico positivo sul business”.

Verso la transizione ecologica

Dalla riduzione del 55% delle emissioni di CO2 entro il 2030 all’impegno di arrivare alla carbon neutrality entro il 2050: questi alcuni degli obiettivi che vedono istituzioni e imprese coinvolti nella sfida verso la transizione ecologica. È un percorso impegnativo ma necessario, che comporta sfide e opportunità per i cittadini, le istituzioni e le aziende di ogni tipo e dimensione. Soltanto con una piena collaborazione tra soggetti diversi sarà possibile raggiungere i risultati, come ha sottolineato anche Gonzalo Juarez de la Rasilla, Responsabile Sustainability Stakeholders Engagement del Gruppo: “Solo mettendo la sostenibilità al centro come parte fondamentale dei nostri piani di rilancio, rafforzando la cooperazione multi-stakeholder e assicurando che la transizione sia impostata in modo equo, senza lasciare indietro nessuno, possiamo ottenere un cambio di passo positivo nel raggiungimento di un’economia sana, rispettosa dell’ambiente e inclusiva”.

Pubblico-privato: partnership in evoluzione

Il tema delle partnership tra soggetti pubblici e privati è molto attuale e la sua importanza è emersa in parte anche durante l’emergenza pandemica. Il modello di questa collaborazione tra imprese ed enti locali sta cambiando: se per le imprese l’obiettivo principale resta rafforzare le relazioni con la comunità, per le amministrazioni locali l’impegno è facilitare la creazione di reti utili alla crescita sostenibile del territorio. Al Salone abbiamo portato la nostra esperienza di collaborazioni tra pubblico e privato attraverso l’intervento di Filippo Rodriguez, Responsabile Sostenibilità Italia: “Lavoriamo sempre più in una logica di ecosistema con partnership trasversali, in maniera sinergica e sfruttando reciprocamente le eccellenze di ognuno. Questo permette di sviluppare nuove soluzioni. Non è un caso che l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 17 delle Nazioni Unite promuova partenariati tra governi, settore privato e società civile per incidere concretamente sulle grandi sfide globali e raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030”.

Gli edifici del futuro? Sempre più green

Il settore dell’edilizia è responsabile dell’emissione di circa il 36% di gas serra e del consumo del 40% di energia, del 50% di materie prime estratte e del 21% di acqua. Non può esistere quindi un approccio sostenibile che non passi anche attraverso l’edilizia. La trasformazione “green” dell’edilizia è un processo già in atto, che possiamo ben vedere nelle trasformazioni urbane delle nostre città, ma molto resta ancora da fare in una direzione che potrà avere un impatto positivo sulla salute delle persone, sulla qualità della vita nelle città e sull’economia del Paese. “Costruire ‘verde’ – ha detto Angelo Gava, Responsabile Servizi Italia– non è una moda ma un’esigenza. Bisogna sempre tenere presente che in questi edifici le persone vivono e lavorano, per cui il tema della qualità della vita, sia all’interno delle case e degli uffici sia nei quartieri circostanti, è centrale. Come per ogni altra attività è fondamentale lavorare con protocolli efficaci e certificazioni affidabili: in questo senso noi abbiamo iniziato già 5 anni fa un percorso che ci sta portando a realizzare costruzioni all’avanguardia”.

Catena di fornitura: grandi imprese e PMI a confronto

Il tema della collaborazione tra aziende e fornitori è particolarmente importante quando si tratta di definire le strategie più efficaci per un percorso comune verso la sostenibilità. Al centro del panel, il dialogo tra alcune aziende e i loro partner, spaziando tra diversi argomenti, dall’innovazione digitale che può consentire anche alle imprese più piccole di raggiungere nuovi standard, alle attività che migliorano l’efficienza dei processi: una collaborazione che può aiutare tutte le organizzazioni della filiera a disegnare nuovi modelli di business. Durante il confronto è intervenuta Alda Paola Baldi, Responsabile Procurement Italia, che ha ribadito l’impegno della nostra azienda in questa direzione: “Su sostenibilità e circolarità vogliamo essere leader ma anche guida per tutta la nostra supply chain, selezionando i partner migliori e accompagnandoli in un percorso di crescita sostenibile”.