Agenda 2030, cosa sta facendo Enel

Agenda 2030, cosa sta facendo Enel

{{item.title}}

La domanda è diretta: tu cosa stai facendo per i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 dell’Onu? Il percorso di avvicinamento al festival (22 maggio-7 giugno) organizzato da ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile cui partecipa anche Enel, quest’anno inizia con la campagna di sensibilizzazione #2030whatareUdoing.

Un’iniziativa che punta a coinvolgere tutti - organizzazioni, aziende, istituzioni, cittadini - invitando a condividere post sui propri progetti di sostenibilità attraverso i social network entro il 22 maggio, giorno di avvio del festival. Si sceglie un obiettivo, si spiega il tipo di attività svolta, chi sono i partecipanti e quali risultati sono stati ottenuti. Possono essere pubblicati video, foto o altre grafiche: l’importante è raccontare cosa stiamo facendo concretamente, nella vita di tutti i giorni, per aiutare l’Italia nel cammino verso la sostenibilità economica, sociale e ambientale.

 

Un impegno formale 

Unica utility e unica azienda italiana presente nella classifica di Fortune delle Top 50 che stanno cambiando il mondo, Enel è stata tra i primi Gruppi a livello globale a integrare gli Obiettivi dell’Agenda 2030 nelle strategie aziendali. Basta sfogliare l’ultimo Piano di sostenibilità 2017-2019, dove azioni e target sono scanditi secondo l’ordine degli SDGs. Su quattro in particolare è stato assunto un impegno formale, con tempistiche precise: assicurare a tutti un accesso conveniente ai sistemi di energia pulita (SDG7), promuovere l’occupazione e una crescita economica inclusiva (SDG8), sostenere i progetti educativi (SDG4) e mettere in campo azioni mirate per la generazione a zero emissioni entro il 2050 (SDG13).

Per quanto riguarda gli impegni su SDG7, oggi Enel ha raggiunto negli ultimi tre anni 1.7 milioni di beneficiari e punta a quota 3 milioni nel 2020, principalmente in Africa, Asia e Sud America. Entro lo stesso anno prevede inoltre di ridurre del 20% le emissioni del suo mix energetico rispetto ai valori del 2007, arrivando al completo azzeramento entro il 2050. Per proseguire su questa strada, il Piano strategico 2018-2020 di Enel prevede 8.3 miliardi di euro di investimenti per la crescita delle rinnovabili, un terzo dei 25 miliardi complessivi.

Una delle risposte fornite da Enel all’SDG9, che riguarda innovazione e sviluppo delle infrastrutture, è il progetto pilota che utilizza la tecnologia V2G (Vehicle to Grid), grazie alla quale l'auto potrà trasformarsi in una batteria al servizio della rete elettricaGià avviato in via sperimentale in Italia e in Europa, permette di interagire in modo intelligente con la rete elettrica, cedendo o prendendo energia mediante la propria e-car. L’operazione di scambio consente inoltre la stabilizzazione dei flussi di potenza per favorire la produzione di rinnovabili.    

 

“Sostenere lo sviluppo socio-economico delle comunità in cui operiamo è un fattore competitivo: vuol dire farle crescere insieme ai nostri asset, riducendo i rischi in tutte le fasi della value chain, per cogliere opportunità di creazione di valore condiviso”

– Andrea Valcalda, Head of Sustainability di Enel

Un altro esempio di eccellenza è la collaborazione avviata nel 2012 tra Enel Green Power e Barefoot College, in Rajasthan (India). Attraverso l’Ong fondata dall’educatore Bunker Roy, donne provenienti da remoti villaggi del Centro e del Sud America hanno acquisito competenze nel montaggio e nella gestione di pannelli solari per le proprie comunità. Portano elettricità là dove questa non è ancora arrivata, o sostituiscono generatori altamente inquinanti con la ben più avanzata tecnologia per l’utilizzo delle fonti rinnovabili.

In Italia, ad esempio, in linea con l’SDG4 è stato lanciato da Enel Cuore il progetto Fare Scuola, che ha migliorato la qualità degli ambienti educativi di 60 istituti italiani, stimolando i rapporti fra gli alunni, le famiglie e le comunità del territorio.   

Per raccontare la sostenibilità in modo trasparente, misurabile e chiaro, poi, Enel ha adottato strumenti di rendicontazione avanzati come il Bilancio di Sostenibilità - Seeding Energies, seguendo le linee guida e gli standard della Global Report Initiative (GRI). Grazie all’App Seeding Energies, scaricabile gratuitamente, i dati raccolti possono inoltre essere consultati da tutti sui propri device mobili. Il modello di integrazione degli SDGs nella strategia di Enel è stato riconosciuto da un recente studio indipendente della società KPMG uno degli esempi da seguire a livello mondiale.

 

Dalla diversity all’economia circolare

Se i quattro obiettivi prioritari sono quelli che stanno procedendo con tempistiche più stringenti, il nostro Gruppo si confronta con le sfide dello sviluppo sostenibile in molti dei campi indicati dall’Agenda 2030. Gli esempi potrebbero essere tanti.

Il progetto di volontariato aziendale “Illuminiamo le tavole”, realizzato insieme all’associazione Quartieri Tranquilli, è un impegno verso l’SDG2 (sconfiggere la fame): in questo caso i dipendenti regalano ore di lavoro per confezionare borse alimentari, poi consegnate alle famiglie indigenti che vivono nelle periferie di Milano.

L’inaugurazione a Ventotene del primo sistema che integra storage e motori per l’alimentazione energetica di un’isola minore, avvenuta nel maggio 2016, ha permesso di migliorare il rendimento energetico in una località separata dalla rete elettrica nazionale, trasformandola in un esempio virtuoso per tutto il Mediterraneo: un’altra risposta innovativa all’SDG9 (imprese, innovazione e infrastrutture).

Allo stesso obiettivo contribuiscono altri due importanti progetti. A Savona Enel ha reso energeticamente sostenibile un campus di 55mila metri quadrati usando fonti rinnovabili e sistemi di accumulo: gioiello del nuovo Living Lab Microgrid è lo Smart Energy Building, la prima palazzina in Italia totalmente autosufficiente, connessa a una smart grid e a zero emissioni di anidride carbonica. In provincia di Ferrara, invece, la nostra azienda è al fianco di Bonifiche Ferraresi per dar vita al primo smart district agricolo europeo: pannelli solari, sistemi fotovoltaici di grande scala con accumulo energetico, veicoli elettrici, sensori e sistemi di controllo remoto per l’irrigazione di precisione rendono le coltivazioni sempre più sostenibili, portandone l’impatto ambientale sempre più vicino allo zero. Il progetto ha vinto il premio “Best in class” del Sodalitas Social Award 2017, il riconoscimento promosso da Fondazione Sodalitas, l’organizzazione italiana di riferimento sulla Sostenibilità d’impresa a cui aderiscono più di cento aziende leader di mercato.

Le politiche aziendali di Diversity & Inclusion hanno portato Enel al 25esimo posto dell’indice di rilevamento di Thomson Reuters, ottenendo un altro importante risultato per l’SDG5 (parità di genere). Grazie all’appoggio offerto all’iniziativa “Girls in motion”, 20 ragazze testimonial hanno potuto visitare cantieri, impianti e sale operative di eccellenza in Italia e raccontare la cultura tecnica al femminile.

All’SDG11 (città e comunità sostenibili) sono collegate le inziative di riconversione in Italia delle centrali Enel dismesse, offrendo ai territori nuove prospettive di sviluppo e impiego, anche non direttamente legate all’energia. Un modello di circular economy rafforzato nel novembre 2017 dalla firma del manifesto "L’Alleanza per l’economia circolare", che punta a rendere più competitive e sostenibili le aziende italiane.

L’inaugurazione della scala di risalita per pesci migratori presso la centrale idroelettrica di Isola Serafini, in provincia di Piacenza, ha riaperto nel marzo 2017 l’autostrada blu del fiume Po e creato un corridoio di passaggio ittico, in linea con le indicazioni previste dall’SDG14 (vita sott’acqua). Il progetto dedicato alla riserva salina di Priolo Gargallo, invece, testimonia l’impegno per l’SDG15 (vita sulla Terra): grazie al controllo delle acque da parte della centrale solare termodinamica Archimede di Enel, i fenicotteri del Mediterraneo hanno trovato una località di nidificazione ormai fissa.

E poiché non c’è sostenibilità senza integrità e trasparenza, siamo anche allineati con i principi dell’SDG16 (pace, giustizia e istituzioni forti), attraverso i programmi e le azioni che portiamo avanti con Transparency International Italia.

Il raggiungimento degli SDGs delle Nazioni Unite rappresenta una sfida cruciale per il futuro e per vincerla occorre l’aiuto di tutti, anche attraverso un semplice gesto. Da questo momento abbiamo l’opportunità di condividere le nostre intenzioni sostenibili con l’hashtag #2030whatareUdoing. E, soprattutto, di metterle in pratica.