Governance sostenibile

Governance sostenibile

Governance

È sempre più forte la richiesta di una maggiore trasparenza e correttezza da parte di tutti gli stakeholder nella corporate governance delle aziende.

La governance del nostro Gruppo si basa su sistema etico solido, dinamico e costantemente orientato a recepire le migliori pratiche a livello nazionale e internazionale: una scelta alla base dei principi che ci ispirano nel garantire una gestione efficace ed efficiente e un controllo affidabile sulle attività svolte in ambito aziendale.

Il 5 febbraio 2013 Enel ha voluto accogliere l'approccio indicato dalle Nazioni Unite “Proteggere, Rispettare, Rimediare” attraverso l'approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, di una Policy dedicata al tema dei Diritti Umani, che rafforza e approfondisce gli impegni già sanciti dal Codice Etico, dal Piano Tolleranza Zero alla Corruzione e dal Modello 231.

Il sistema di corporate governance di Enel assicura, nella pluralità di soggetti preposti al controllo e nella trasparenza della comunicazione del suo operato, un modello in linea con le best practice internazionali in materia.

In un’ottica di trasparenza, Enel fornisce, con cadenza annuale, una dettagliata informativa al mercato attraverso la "Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari" pubblicata congiuntamente alla documentazione di bilancio, in linea con le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate. Una condivisione nello spirito “open data” per rendere accessibili a tutti gli stakeholder i principali dati aziendali. 

Diritti Umani

Il nostro impegno al rispetto dei diritti umani è il filo conduttore che guida le nostre attività, ed è pienamente integrato nei nostri valori aziendali, in quanto siamo parte del territorio e componente rilevante nella vita delle persone, delle aziende e della società nel suo insieme.

Promuoviamo il rispetto di tutti i diritti umani internazionalmente riconosciuti e che sono rilevanti per lo svolgimento delle nostre attività e relazioni di business e richiediamo l’adesione agli stessi princípi da parte degli appaltatori, fornitori e partner commerciali e finanziari.

Riteniamo che le aziende abbiano la possibilità di produrre impatti positivi sulla società: il rispetto dei diritti umani, pertanto, è da considerarsi l’elemento fondante per perseguire un progresso sostenibile che va oltre il mero rispetto delle normative vigenti in materia.

Abbiamo accolto l'approccio indicato dalle Nazioni Unite “Proteggere, Rispettare, Rimediare” nei suoi principi guida per le imprese e i diritti umani nonché le linee guida destinate alle imprese multinazionali dell’OCSE e approvato, nel Consiglio di Amministrazione, una Policy dedicata al tema dei diritti umani, che rafforza e approfondisce gli impegni già sanciti dal Codice Etico, dal Piano Tolleranza Zero alla Corruzione e dai modelli di prevenzione dei rischi legati alla responsabilità penale di impresa e reputazionali, in particolare il Modello 231.

La policy identifica 12 princípi relativamente a due macro-tematiche: pratiche di lavoro e relazioni con le comunità e società, e richiama l’attenzione su come degrado ambientale e cambiamento climatico siano interconnessi ai diritti umani in quanto l’attuazione di misure che mitighino i loro effetti non può avvenire senza tener conto del loro impatto sociale.

In linea con gli standard internazionali di riferimento, abbiamo sviluppato appropriati processi di due diligence sull’intera catena del valore in cui operiamo che si articolano in quattro fasi:

  • valutazione del rischio percepito dagli stakeholder chiave, con riferimento ai diritti del lavoro, delle comunità locali e ambientali;

  • gap analysis volta a identificare e analizzare i sistemi organizzativi e di controllo a presidio dei rischi;

  • sviluppo di piani di azione, al fine di coprire eventuali aree di miglioramento emerse nella fase precedente;

  • monitoraggio dei piani di azione e rimedi.

I piani di miglioramento definiti si articolano in azioni mirate a coprire il 100% dei processi operativi e dei siti.

Inoltre, tutti i nostri stakeholder, siano essi interni che esterni, possono segnalare ogni violazione o sospetto di violazione della nostra policy sui diritti umani utilizzando i canali previsti, indicati all’interno della policy stessa.

Abbiamo, inoltre, sviluppato un Global Framework Agreement con le Federazioni Sindacali Globali di settore, che riconosce la centralità e universalità che i diritti umani, sociali e lavorativi hanno all’interno della nostra azienda e che sancisce il dialogo sociale come il mezzo privilegiato per accogliere gli interessi reciproci.

Partecipiamo, inoltre, all'iniziativa, promossa e finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, finalizzata a sviluppare i piani aziendali di prevenzione sul lavoro, attività che si affiancano agli accertamenti sull'uso di sostanze stupefacenti e alcol già applicate in azienda, in adesione ai progetti dell’International Labour Organization.

Il sistema di corporate governance di Enel assicura, nella pluralità di soggetti preposti al controllo e nella trasparenza della comunicazione del suo operato, un modello in linea con le best practice internazionali in materia.

In un’ottica di trasparenza Enel fornisce, con cadenza annuale, una dettagliata informativa al mercato attraverso la "Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari" pubblicata congiuntamente alla documentazione di bilancio, in linea con le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate. Una condivisione nello spirito “open data” per rendere accessibili a tutti gli stakeholder i principali dati aziendali. 

Rispetto al sistema di corporate governance, l'Assemblea degli azionisti ha il compito di adottare le decisioni più rilevanti per la vita della società, fra l'altro, nominando gli organi sociali, approvando il bilancio e la distribuzione dei dividendi.

La gestione della Società spetta al Consiglio di Amministrazione, il quale compie le operazioni necessarie per l'attuazione dell'oggetto sociale, delegando parte delle proprie competenze gestionali all'Amministratore Delegato e nominando al proprio interno quattro Comitati con funzioni propositive e consultive.

I ruoli di Amministratore Delegato e Presidente risultano nettamente separati e a entrambi compete la rappresentanza della Società.

Il Collegio Sindacale ha il compito di vigilare, fra l'altro, sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione.

Documenti

Policy sui Diritti Umani

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Codice Etico

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Piano Tolleranza Zero alla Corruzione

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Modello Organizzativo ex D.Lgs 231/2001

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