ASSISI: TAMBURI (ENEL), “LO SVILUPPO O SARÀ SOSTENIBILE O NON SARÀ”

Assisi e l'Umbria, terra di pace, di bellezze ambientali e artistiche e di innovazione, possono essere laboratorio per uno sviluppo sostenibile e per un mondo a zero emissioni.


Il direttore country Italia di Enel, Carlo Tamburi, intervenendo al convegno "La casa comune: nostra madre terra" organizzato ad Assisi in occasione dell'incontro internazionale "Sete di pace", ha sottolineato l'importanza del processo - da tempo avviato in Enel - di integrare pienamente nel business i principi della sostenibilità economica, sociale e ambientale per procedere verso un mondo a zero emissioni, che non è uno slogan ma un risultato possibile e un obiettivo raggiungibile coniugando innovazione tecnologica, lungimiranza nella creazione di valore e responsabilità aziendale.
“C'è molto da lavorare – ha detto Tamburi – ma ritengo sia importante partire da quanto abbiamo già fatto per la sostenibilità, che non è un'operazione di marketing ma un vero e proprio cambio di paradigma che in Enel è avvenuto da anni e ha consentito di dare un vero e proprio impulso allo sviluppo delle rinnovabili. Enel è leader nel mondo nel settore e ha l'obiettivo di raggiungere una produzione carbon free, senza emissione di CO2, entro il 2050. Per far questo, però, non dobbiamo limitarci agli annunci ma avere coerenza ed essere ancorati alla realtà, strada che come Enel stiamo percorrendo: affinché sia possibile arrivare a una produzione di elettricità esclusivamente da fonti rinnovabili, dobbiamo proseguire nell'innovazione tecnologica che dovrà consentire di immagazzinare l'energia, cosa che oggi è possibile solo parzialmente. Per questo, stiamo lavorando sulla ricerca per lo sviluppo di batterie, accumulatori e sistemi innovativi di stoccaggio dell'elettricità.
Profitto e creazione di valore non devono e non possono essere concetti in antitesi, perché lo sviluppo o sarà sostenibile o non sarà: nel lungo termine il profitto, slegato dalla sostenibilità, verrà meno perché non sarà più compatibile con le società moderne e con l'innovazione tecnologica. Ecco perché è fondamentale il concetto di Creating Shared Value, creazione di valore condiviso, in quanto il valore ormai non può essere solo per l'imprenditore, per l'azienda e per i suoi azionisti, ma deve essere condiviso con le comunità e con tutti i soggetti, economici e sociali, del territorio in cui si opera. Enel, oltre ad avere un progetto in partnership con l'ONU per dare accesso all'elettricità a più di 3 milioni di persone in vari paesi del Mondo e anche per favorire l'accesso all'istruzione e alla cultura, agisce proprio nell'ottica del Creating Shared Value. Un approccio che ci ha permesso di diventare nel giro di pochi anni leader internazionali nella produzione da fonte rinnovabile, ma anche di connettere alla rete elettrica italiana più di 600mila piccoli produttori da fonte rinnovabile grazie a un elevato livello di innovazione tecnologica della rete elettrica, le cosiddette smart grids che sono un elemento di sostenibilità, così come di muovere per primi passi importanti nel mondo della mobilità elettrica da cui non possiamo prescindere se parliamo di sostenibilità. Noi riteniamo – ha concluso Tamburi – che, nell'ottica del rispetto dell'ambiente ma anche della tutela del patrimonio artistico e culturale del nostro Paese e della promozione di uno sviluppo sempre più ecosostenibile, la mobilità elettrica sia elemento centrale: abbiamo già installato centinaia di colonnine per la ricarica dei mezzi elettrici in molte città italiane grazie alla collaborazione con le Istituzioni e stiamo lavorando, in partnership con Università, soggetti istituzionali e case automobilistiche, per un grande progetto che possa dotare l'intero territorio nazionale, comprese le grandi arterie di comunicazione, di infrastrutture adeguate allo sviluppo definitivo della mobilità elettrica”.
L'Umbria, in questo senso, costituisce un esempio virtuoso grazie al protocollo tra Regione, Enel e 16 Comuni che ha reso possibile l'installazione di più di 50 colonnine pe ....