GEOTERMIA: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI ENEL AMERICAS VISITA LARDERELLO

Dal Cile al cuore caldo della Toscana, due terre lontane ma legate dalle fonti naturali e in particolare dal calore della terra della geotermia, la cui attività industriale è iniziata due secoli fa a Larderello e che anche in Cile ha conosciuto un recente sviluppo grazie al know how di Enel Green Power, che ha consentito di realizzare una delle centrali più avanzate al mondo per tecnologia e sostenibilità ambientale, a Cerro Pabellon, sulle Ande, nella regione di Antofagasta a 4.500 metri di altezza.

Per questo motivo il Consiglio di Amministrazione di Enel Americas, che si è riunito per il board a Roma, ha voluto visitare la geotermia Enel Green Power di Larderello: il gruppo, composto dai consiglieri Hernán Somerville Senn. José Antonio Vargas Llleras, Domingo Cruzat Amunátegui e Francisco Borja Acha Besga, è stato accolto dal responsabile Geotermia Enel Green Power Luigi Parisi ed ha avuto modo di approfondire l’affascinante storia della geotermia con la visita al Museo della Geotermia. Successivamente, dopo aver assistito all’apertura del pozzo dimostrativo, i partecipanti hanno potuto conoscere l’alta tecnologia impiantistica presso la Centrale di Valle Secolo che con i suoi 120 MW (due gruppi da 60 MW) di potenza installata costituisce uno degli impianti geotermici più grandi d’Europa.

I membri del board di Enel Americas hanno espresso soddisfazione per questa visita che ha consentito di approfondire il modo in cui il calore contenuto nel cuore della terra viene utilizzato, oltre che per la produzione di energia, anche per l’utilizzo del calore con i cosiddetti usi plurimi, dall’indotto agricolo a quello culturale e turistico con benefici economici e ambientali per l’intero territorio in cui si trovano gli impianti di Enel Green Power.

A Larderello e in Toscana Enel Green Power gestisce il più antico complesso geotermico del mondo, che conta 34 centrali geotermoelettriche, dislocate tra le province di Pisa, Siena e Grosseto. Gli oltre 6 miliardi di KWh prodotti in Toscana, oltre a soddisfare più del 30% del fabbisogno energetico regionale, forniscono calore utile a riscaldare più di 10 mila utenti residenziali, circa 30 ettari di serre e numerose aziende della filiera agroalimentare, floricola e della pelletteria.