Bond ibridi, la nuova emissione Enel

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Ha ottenuto subito un riscontro positivo, con una domanda pari a 12 miliardi di euro e rendimenti molto bassi, l'emissione sul mercato internazionale da parte di Enel di prestiti obbligazionari non convertibili destinati ad investitori istituzionali, avvenuta l'8 gennaio sotto forma di titoli subordinati ibridi in euro e sterline per un controvalore complessivo di circa 1,6 miliardi di euro.

Il 2014 è iniziato dunque sotto i migliori auspici, grazie anche alle valutazioni positive guadagnate dai titoli Enel a seguito dei buoni risultati che sta ottenendo la strategia finanziaria del Gruppo in termini di riduzione del debito.

La nuova emissione è stata strutturata in due tranches:

  • la prima, per un miliardo di euro con scadenza 15 gennaio 2075, è stata emessa ad un prezzo di 99,368 con cedola fissa annuale del 5,125% fino alla prima data di rimborso anticipata prevista per il 15 gennaio 2020
  • la seconda, per 500 milioni di sterline inglesi con scadenza 15 settembre 2076, è stata emessa ad un prezzo di 99,317 con cedola fissa annuale del 5,60% fino alla prima data di rimborso anticipato prevista per il 15 settembre 2021.

L'emissione, effettuata in esecuzione della delibera del Consiglio di amministrazione di Enel del 7 maggio 2013, si colloca nell'ambito delle azioni di rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo Enel previste dal piano industriale presentato alla comunità finanziaria nel marzo dell'anno scorso.

Nell'ambito di questo stesso piano - che ha assunto tra le priorità strategiche la protezione dei margini e della generazione di cassa nei mercati maturi di riferimento e l'incremento degli investimenti nei mercati in crescita dell'Est europeo e dell'America Latina -  subito dopo l'estate Enel aveva già lanciato con successo emissioni ibride destinate ad investitori istituzionali, collocando complessivamente circa 2,7 miliardi di euro comprese tranches in sterline e dollari.