Il Mediterraneo lanciato verso il 2030

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"Un raddoppio della domanda di energia e il triplo della domanda di energia elettrica da qui al 2030": sono questi i numeri della crescita attesa sulla sponda sud del Mediterraneo secondo Bruno Lescoeur, presidente dell'Osservatorio mediterraneo dell'energia (Ome).

In particolare, in occasione di una conferenza organizzata da Femip, il braccio finanziario nel Mediterraneo della Banca europea degli investimenti (Bei), Lescoeur ha sottolineato "l'importanza dell'efficienza energetica e del risparmio energetico" nell'area euro-mediterranea e della necessità di "innovazione" con "soluzioni tecnologiche, affidabili e accessibili dal punto di vista economico".

Con tali interventi, secondo l'OME, si potrebbe ottenere entro il 2030 un 10% di risparmio energetico, una riduzione del 20% della CO2 e una diminuzione del 50% della necessità dell'importazione di combustibile fossile, a favore di una cooperazione regionale di rinnovabili.

Lo sviluppo delle rinnovabili tra le due sponde del mare nostrum è un ambito di grande interesse per il Gruppo Enel, come testimoniano la presenza consolidata in quattro Paesi del bacino e la prossima apertura di due nuovi mercati in Nord Africa e Medio Oriente.

Particolarmente significativa è inoltre la partecipazione a RES4MED, piattaforma creata da Enel Green Power insieme a Edison, CESI, GSE, PwC e il Politecnico di Milano. Obiettivo dell'associazione è analizzare le potenzialità offerte dalle fonti rinnovabili e promuovere un mercato energetico integrato tra i Paesi delle due rive del Mediterraneo, attraverso il confronto su vari temi come la sicurezza degli approvvigionamenti energetici, la crescita della domanda, l'ottimizzazione dei rapporti commerciali tra Paesi produttori e paesi consumatori.