Gestione sostenibile delle aree montane

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La sfida della modernità si gioca oggi su scala globale, tuttavia le possibilità di competere sono legate soprattutto alla capacità di gestire in modo redditizio e sostenibile le risorse locali.

Da questa constatazione deriva per l'Italia l'urgenza di valorizzare anche le risorse delle aree montane. Un ambiente dalle caratteristiche particolari, che copre quasi la metà del territorio nazionale e dove risiede poco meno del 20% della popolazione.

 

In quest'ottica, tra i temi di maggiore valore strategico c'è senz'altro la gestione sostenibile dell'energia: acqua, aria e biomasse possono svolgere un ruolo essenziale tanto per ridurre i costi e aumentare la sicurezza energetica del Paese, quanto per offrire alle comunità locali concrete opportunità di sviluppo.

Su questo tema si è tenuto il 13 marzo presso la Camera dei deputati un seminario organizzato da Enel insieme all'intergruppo parlamentare Amici della montagna e all'Unione nazionale comuni e enti montani (Uncem), che ha evidenziato come la transizione verso un nuovo modello energetico prospetti senz'altro grandi opportunità per le “terre alte”, ma anche alcuni evidenti rischi. Legati, questi ultimi, alla scarsa capacità progettuale e di programmazione che nelle comunità montane ha spesso portato a realizzare progetti energetici episodici e isolati dal restante contesto territoriale di sviluppo.

Il Gruppo Enel può dare un contributo fondamentale per fornire alle comunità montane opportunità e strumenti operativi ottimizzare il ciclo produzione/consumo di energia in un'ottica di valorizzazione sia delle risorse naturali e produttive della montagna, sia dei servizi di sorveglianza e salvaguardia del territorio. E questo non solo per la storica esperienza nell'idroelettrico e nella gestione plurima delle risorse idriche, ma anche per il presidio, il recupero e la cura del territorio, nonché per la progettazione e lo sviluppo di soluzioni energetiche innovative ed efficienti.

In particolare Enel ha stipulato “diversi accordi con l'Uncem che hanno dato vita a una serie di progetti su tre Regioni pilota: Piemonte, Basilicata e Calabria, con l'obiettivo di individuare le best practices dal punto di vista delle autorizzazioni per cercare di snellire e allentare i vincoli burocratici che le autorità locali impongono, a volte anche solo per installare un semplice condizionatore a caldaia a condensazione” ha affermato al seminario di Roma Simone Lo Nostro, responsabile Marketing, Supply e Vendite Corporate di Enel Energia. “Ciò che ci auguriamo è che le soluzioni individuate possano essere in breve tempo adottate da tutti i comuni montani, che in Italia sono oltre 4.000, per poi allargarsi a tutto il territorio nazionale”.