Sostenibilità: un valore (anche) economico

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“Good ethics is good business”: un motto che Enel ha fatto proprio. Integrità e trasparenza sono infatti pilastri dell'etica d'impresa per Enel, che il 27 febbraio scorso ha ospitato, presso l'Auditorium della sede di Roma, il workshop Ethinomics dedicato ai temi della della responsabilità, dell'integrità e della trasparenza.

Un incontro sulla trasparenza dal quale Enel esce a testa alta: il Gruppo è infatti protagonista dello sviluppo delle comunità in 40 Paesi, ed è tra le prime 50 aziende, a livello mondiale, che applicano diritti etici su tutela dei diritti umani, lavoratori e ambiente nell'ambito del Global Compact. Nel 2012, inoltre, Enel è stata la prima azienda italiana ad essere chiamata a far parte del Business Advisory Board di Transparency International a livello globale.

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Considerata un tempo come un valore da tenere al di fuori dell'impresa, l'etica d'impresa è oggi strettamente legata al processo produttivo per le grandi imprese multinazionali. “I tempi in cui la gente pensava che essere trasparenti e integri fosse solamente una questione morale sono finiti”, ha dichiarato Cobus de Swardt, Managing Director di Transparency International, a margine dell'evento, evidenziando che “questi valori sono ora al centro della sostenibilità di qualunque azienda. Non solo per i pericoli dell'illegalità, ma anche per il fatto che operare con integrità porta fiducia nell'azienda da parte di colleghi, investitori e clienti.”

Una fiducia che genera ricadute anche sul business: “Alla base di qualsiasi politica ambientale o sociale c'è il pilastro della trasparenza e dell'integrità”, sottolinea Marina Migliorato, Responsabile CSR Enel, “ed è una cosa sulla quale abbiamo fondato tutto l'impianto della CSR in Enel. È il presupposto per la creazione del nostro valore: non solo dei nostri valori, ma anche del nostro valore economico”.

Per questo il Codice Etico e il Modello 231 sono strumenti ispirati al rigore, alla trasparenza e al senso di responsabilità nei rapporti interni ed esterni ad Enel, che rappresentano per gli azionisti la garanzia di una gestione efficiente e corretta.

A questi strumenti si è affiancato, dal 2006, il Piano “Tolleranza Zero alla Corruzione”, concepito per dare attuazione al decimo principio del Global Compact, che sancisce l'impegno delle imprese “a contrastare la corruzione in ogni sua forma”, contiene precise misure da adottare nei rapporti di lavoro con colleghi, partner, società controllate, fornitori e consulenti.