Enel e lo Storytelling 2.0

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“La narrazione al tempo dei social media”. E' il titolo del seminario che si è tenuto venerdì scorso in Auditorium Enel in collaborazione con Ferpi Lazio e UniFerpi. Al centro del dibattito proprioil ruolo dello storytelling nel mondo digitale e dei social media.

L'incontro, moderato dal giornalista del Corriere della SeraTommaso Labate, è iniziato con l'intervento di Stefano Epifani, docente di Social Media management presso La Sapienza e direttore di Tech Economy. Epifani ha introdotto il concetto di “digitelling” spiegando come le aziende “oggi non possano dimenticare come il valore del brand si rafforzi attraverso una narrazione condivisa con il suo pubblico”.

Alle sue parole ha risposto Gianluca Comin, direttore Relazioni Esterne Enel, raccontando proprio l'esperienza della campagna #Guerrieri “in un momento storico in cui – ha detto Comin – i cittadini chiedono alle aziende di fare un passo indietro nel business e uno avanti verso di loro”. Ecco perché Enel continua su questa strada anche nell'ultimo spot #Guardiamoavanti. “Questa volta – conclude Comin – non puntiamo più sulla rabbia, ma sulla fiducia e sull'ottimismo. Abbiamo aperto una nuova strada e non possiamo fermarci”.

 

Dopo di lui Ivan Cotroneo, scrittore e regista, ha parlato di un esperimento riuscitissimo sul web e finito poi in TV: la serie “Una mamma imperfetta” che ha portato alla nascita di una community di genitori che si sono riconosciuti nelle sfide del quotidiano. “Il format è stato venduto in Europa e negli Stati Uniti – ha detto Cotroneo – e stiamo lavorando a una terza serie”.

A spiegare da un punto di vista più accademico quali sono le componenti che fanno il successo dello storytelling è stata Giovanna Cosenza, blogger e professore associato di Filosofia e Teoria dei Linguaggi all'Università di Bologna. “Per catturare l'attenzione dello spettatore nei primi cinque secondi – ha spiegato – occorre puntare sulla capacità di indurre emozioni. E una storia ha successo se manca qualcosa e se c'è un nemico da sconfiggere”. Secondo Cosenza un video oggi diventa virale se raggiunge almeno 10mila visualizzazione nelle prime 24 ore e se ottiene almeno 1.000 condivisioni.

A proposito di video virali, una storia di solidarietà che ha avuto questa caratteristica è stata quella di Save The Children in occasione dell'anniversario del conflitto in Siria, di cui ha parlato il responsabile dei Social Media Eugenio Golia. Together #withSyria ha ottenuto 25milioni di visualizzazioni, di cui 715mila dall'Italia.