Enel guarda al futuro con ottimismo

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“Guardiamo al futuro con ottimismo”. Lo ha evidenziato l'amministratore delegato di Enel Fulvio Conti durante l'audizione alla Commissione Industria del Senato dello scorso 26 marzo.

“Se il quadro globale migliora – ha aggiunto - c'è lo spazio per aumentare il dividendo in un futuro ragionevolmente vicino. Noi pensiamo di poter offrire ai nostri azionisti un payout pari almeno al 50% dell'utile netto ordinario di Gruppo a partire dai risultati del 2015, e se i risultati lo consentiranno faremo anche meglio. Abbiamo fornito ricchezza al sistema Italia – ha aggiunto Conti -. Innanzitutto attraverso l'ultima tranche della privatizzazione, che ha fatto incassare allo Stato 4 miliardi, e poi dividendi per 25 miliardi, imposte pagate per 18 miliardi e stipendi per 21 miliardi, senza contare l'indotto che abbiamo generato per 16mila aziende che ogni anno lavorano e si interfacciano con noi, per 34 miliardi”.

Sul debito, Conti si è detto tranquillo e ha ribadito la solidità del Gruppo, grazie al portafoglio ben bilanciato in termini di geografia e tecnologia, alla stabilità patrimoniale e alla generazione di flussi di cassa. Ha tenuto altresì a precisare il ruolo attualmente ricoperto da Enel attraverso gli investimenti in innovazione tecnologica e commerciale e il processo di internazionalizzazione, che l'ha portata a diventare da operatore locale a multinazionale dell'energia con una posizione nei mercati emergenti e nei settori a più alto potenziale. “Considero i nostri risultati non solo soddisfacenti – ha ribadito ma brillanti”.

L'ad di Enel ha inoltre sottolineato come “senza l'acquisizione di Endesa, Enel sarebbe oggi una grande municipalizzata non in grado di garantire il livello di dividendi e di crescita raggiunti”, precisando che “oltre la metà del valore pagato per la società spagnola, pari a 37,8 miliardi, è stato già bilanciato da dividendi incassati e dal valore generato all'interno dell'azienda stessa (tra cessioni di asset e generazione di utili) che, a sua volta, ha ridotto il suo indebitamento netto. Complessivamente – ha concluso Fulvio Conti - il Gruppo ha reagito in maniera solida e proficua al contesto di crisi globale.