E-Mobility, RSE: un piano strategico per la rete di ricarica pubblica e privata

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Portare in Italia, entro il 2020, l'infrastruttura di ricarica allo stesso livello di quella del Giappone. Ad auspicarlo, in un recente convegno al SolarExpo di Milano, Giuseppe Mauri del dipartimento Sviluppo dei sistemi energetici di RSE, la società di ricerca del gruppo GSE.

Il paese del Sol Levante, con circa 30.000 auto elettriche immatricolate nel 2013, è secondo solo agli Stati Uniti. Un primato possibile grazie a una rete di 1.700 punti di ricarica veloce e 3.000 a bassa potenza, basato su un modello che vede per ogni punto veloce installato un massimo di due lenti.

“Un successo – spiega Mauri – che ha indotto il governo di Tokyo a investire su una rete di altri 4.000 punti veloci e 8.000 lenti. Questo è il modello che l'Italia dovrebbe seguire per favorire l'E-Mobility, come hanno già fatto Regno Unito, Olanda, Francia, Estonia, Portogallo e Germania”.

Quattro, secondo Mauri, le regole d'oro per sviluppare il settore:

  • Un piano nazionale sul modello giapponese, per portare a disposizione del pubblico, entro il 2020, duemila punti di ricarica rapida multistandard (che caricano sia in corrente continua sia in alternata, e in grado di rifornire in pochi minuti tutti i veicoli) e quattromila punti a bassa potenza.
  • Installare punti di ricarica nei luoghi a elevato flusso di persone: parcheggi di scambio e poli di attrazione.
  • Ricariche rapide multistandard in tutte le stazioni di servizio autostradali, per permettere alle auto elettriche di percorrere anche lunghe distanze. Intervento poi da estendere a tutti i distributori di carburante.
  • Agevolazioni fiscali (come per le opere di efficienza energetica) per chi installa impianti di ricarica lenta in garage.

Da parte sua, il Gruppo Enel è protagonista nelle soluzioni per la mobilità elettrica, con circa 1.300 colonnine installate in Italia, diversi progetti in Europa e nel mondo, e un'offerta di prodotti – Home station, Public Station e Fast Charge – in grado di soddisfare la domanda di un mercato in ascesa e green.