Enel al Festival dell'Energia 2014

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Dall'efficienza energetica in Europa all'energy divide dei Paesi in via di sviluppo, dalle offerte per i consumatori domestici italiani ai progetti per portare elettricità dove ancora oggi non arriva. L'esperienza di Enel in Italia e nel mondo è stata protagonista a tutto campo dell'edizione 2014 del Festival dell'Energia, svoltosi a Milano dal 15 al 17 maggio, al quale sono intervenuti Gianfilippo Mancini, direttore della divisione Generazione, energy management e mercato Italia di Enel, e Marina Migliorato, responsabile dell'unità CSR dell'azienda.

La tavola rotonda “Energia sostenibile per tutti” ha messo a tema il cosiddetto energy divide che pesa come una zavorra sulla vita quotidiana e le possibilità di sviluppo di 1 miliardo e 300 milioni di persone che nel mondo, ancora oggi, non hanno accesso all'elettricità. Marina Migliorato ha raccontato il programma Enabling electricity che il Gruppo ha avviato in risposta all'iniziativa delle Nazioni Unite del 2011, 'Energia sostenibile per tutti'. “Il segretario Onu Ban Ki-moon ha lanciato un appello al settore privato per far fronte al bisogno energetico di queste popolazioni” ha spiegato Migliorato, ed Enel ha risposto lanciando «un programma che sviluppa un nuovo modello di business e in cui il vantaggio competitivo dell'azienda si unisce a quello del consumatore>>.

L'obiettivo di Enabling electricity è “raggiungere le comunità isolate e ha il vantaggio di rafforzare il ruolo delle donne nelle comunità, migliorare salute e sicurezza e esplorare nuovi mercati”. Innovazione e coinvolgimento diretto delle popolazioni interessate sono tra gli elementi chiave dei progetti di Enabling Electricity che “non ricevono donazioni – ha sottolineato Migliorato - ma si basano su un modello di business finanziato da Enel”.  Tra gli esempi di successo portati al Festival, il progetto Ecoelce in Brasile grazie al quale i clienti pagano l'elettricità conferendo a Enel la spazzatura raccolta nelle favelas; il valore dei rifiuti raccolti viene caricato su una carta attraverso cui si paga la bolletta. “Con questo progetto in tre anni abbiamo avuto una crescita del 7 per cento della base clienti – ha spiegato la responsabile della unità CSR di Enel - e le persone hanno migliorato la qualità della loro vita”.

L'elettricità è un benchmark globale e se la sua mancanza rappresenta un ostacolo grave allo sviluppo, il suo spreco e consumo inefficiente si traducono in costi economici e ambientali insostenibili. Nella tavola rotonda “A caro prezzo. Energia tra costo e valore. Povertà energetica in Europa” il direttore della divisione Generazione, energy management e mercato Italia di Enel, Gianfilippo Mancini, ha descritto le attività del Gruppo per promuovere l'efficienza energetica in Italia tra vantaggi economici, ambientali e occupazionali che interessano tutti i consumatori. 

Un potenziale di 300 mila posti di lavoro, un contributo al Pil del 2 per cento e un risparmio di 9 miliardi di euro l'anno in costi di importazione di energia da qui al 2020. Sono alcune delle stime relative all'applicazione di politiche di efficienza energetica in Italia, illustrate da Mancini. Che ha sottolineato come essa “significhi avere le stesse performance con meno energia primaria e nello stesso tempo riuscire a risparmiare, ridurre le emissioni ambientali e anche la dipendenza energetica dell'Italia da altri Paesi”.

I benefici interessano sia l'ambito domestico che industriale. Enel utilizza, ad esempio, il sistema delle pompe di calore elettriche o quello dei sistemi di cogenerazione “che danno un grande risparmio e azzerano rischi ed emissioni delle caldaie a gas”. Con un offerta su misura dei consumi, Enel offre anche “un contributo - ha spiegato ancora Mancini -, finanzia in ambito domestico e industriale chi vuole installare le pompe di calore e il costo viene ripagato dall'utente a rate mensili in bolletta”.