Enel porta le rinnovabili in tavola

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Birra, salumi, formaggi e persino il basilico. La geotermia di Enel in Toscana dà energia al 'made in Italy' e offre alla filiera dell'alimentare nelle zone attorno a Larderello un'opportunità unica per produrre prodotti di qualità e a impatto zero.

Le rinnovabili in tavola sono una realtà ormai da alcuni anni e nascono da un'idea molto semplice: utilizzare il calore geotermico per le fasi della produzione alimentare. Così da 10 anni, il caseificio San Martino usa il vapore delle centrali di Enel Green Power per varie fasi della produzione del formaggio di fossa, il salumificio Arcadia usa la geotermia per essiccare i suoi prodotti di cinta senese e l'azienda Vapori di Birra per la fermentazione del luppolo.

Vantaggi economici e tutela dell'ambiente sono i valori aggiunti di questo connubio tra buona tavola e energie verdi che nel 2009 ha portato alla nascita della “Comunità del cibo a energie rinnovabili della Toscana” grazie a un accordo tra il presidio regionale di Slow Food, la Fondazione Slow Food per la biodiversità e il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche (CoSviG). 

Circa 250mila metri quadri di serre, caseifici e salumifici toscani oggi usano il calore geotermico per l'attività industriale e tra le aziende che usano l'energia della terra per la produzione ci sono anche realtà come la cooperativa Parvus Flos: 50.000 pezzi di basilico in vaso all'anno, 60 tonnellate di basilico da taglio, 50.000 stelle di natale, 220000 gerani e 12000 crisantemi che crescono in 40mila m2 di serre disseminate tra le province di Siena, Grosseto e Pisa, e riscaldate dal vapore geotermico.

La geotermia di Enel è una risorsa a 360° per la Toscana. Nel 2013 ha fatto registrare una record di produzione di 5301 GWh che, a fronte di un consumo regionale di elettricità pari a  19964 GWh, corrisponde ad oltre il 26% del fabbisogno energetico della popolazione. Ma l'utilizzo dei vapori è una soluzione anche per il riscaldamento di abitazioni e uffici, con il vantaggio di prezzi inferiori rispetto alle fonti tradizionali. I comuni di Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Monteverdi Marittimo, Monterotondo Marittimo e Santa Fiora utilizzano già oggi il sistema di teleriscaldamento collegato agli impianti Enel della zone e ad essi si uniranno presto Montieri, Chiusdino e Radicondoli.

Il contributo della geotermia alla vita quotidiana della Regione continua a crescere e ci sono altre nuove soluzioni di utilizzo all'orizzonte. Enel Green Power ha da poco donato ai comuni di Santa Fiora e Arcidosso il progetto di una piscina riscaldata con i vapori e in futuro sarà possibile cedere calore anche a strutture alberghiere ampliando il contributo che la geotermia già porta al turismo locale.