Enel, efficienza per migliorare economia e ambiente

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“L'introduzione su vasta scala delle nuove tecnologie - dal fotovoltaico alle caldaie a condensazione, dalle pompe di calore all'illuminazione a basso impatto - permetterebbe di risparmiare, fino al 2020, fino a 288 Twh, con una riduzione di oltre 71 milioni di tonnellate di anidride carbonica”. Sono le ricadute di una vasta politica di efficienza energetica secondo il rapporto 'Stato e prospettive dell'efficienza energetica in Italia', presentato nell'ambito del tour di Enel Energia dedicato all'efficienza energetica e alle Enel Green Solution, che dal 19 al 22 giugno fa tappa a Torino.

Per lo studio, inoltre, le ricadute ambientali positive proverrebbero per oltre il 52% da soluzioni tecniche che hanno a oggetto il vettore elettrico.

Gianfilippo Mancini, direttore divisione Generazione, Energy Management e Mercato Italia di Enel ha auspicato che si possa "rimuovere la progressività della tariffa elettrica, perché penalizza proprio la penetrazione del vettore elettrico, che è anche il più pulito”. Secondo Mancini, “oggi ci sono i fattori abilitanti per far sì che l'enorme potenziale rappresentato dall'efficienza energetica possa svilupparsi. Resta però l'esigenza di una semplificazione e standardizzazione del sistema di regole e degli iter autorizzativi. Oltre che un sistema di detrazioni a cui dare stabilità".

“Una simile politica genererebbe, da oggi al 2020, un volume d'affari complessivo, diretto e indotto tra i 352 e i 511 miliardi di euro, con un impatto sul Pil tra il 2% e il 4% annuo. Ancora oggi, però, questa rivoluzione si scontra, sottolineano i ricercatori, "con barriere di tipo culturale, economico e burocratico che andrebbero abbattute per arrivare a raggiungere questi obiettivi vantaggiosi", ha concluso Mancini.