Donne di valore. Enel e il Premio Bellisario

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Un premio alle donne che si sono distinte nella professione, nel management, nella scienza, nell'economia e nel sociale a livello nazionale e internazionale. Sono le "mele d'oro", riconoscimento creato dalla Fondazione Marisa Bellisario, giunto alla sua 26esima edizione e di cui Enel è sponsor.

A vincere il premio consegnato da Enel nella categoria "neolaureate in discipline scientifiche" è stata Arianna Gea Pagano, 24 anni di Napoli, laureata con lode alla Federico II di Napoli con una tesi sui terreni parzialmente saturi e un nuovo metodo di analisi della stabilità dei pendii, che si discosta dalle ipotesi classiche. "Con il mio metodo è possibile valutare gli spostamenti del terreno che precedono ad esempio una frana. Questo permette di valutare un fattore di rischio e quindi, nel caso di un'azienda come Enel, di agire in sicurezza quando si decide di costruire un impianto", ha sottolineata la neopremiata.

"Queste giovani donne sono una grande risorsa per il Paese e siamo felici che Enel ponga l'attenzione su di loro mostrando una forte sensibilità verso il tema delle donne nel mondo del lavoro", ha detto Lella Golfo, presidente della Fondazione Bellisario. 

In questo momento Arianna sta svolgendo un dottorato di ricerca in Ingegneria geotecnica all'Università di Glasgow, in Scozia. Per il suo futuro si augura di rimanere in ambito accademico, tornare in Italia resta un sogno per lei, forse distante per il momento ma sempre all'orizzonte.

"Questa giornata per noi è doppiamente importante in quanto premiamo dei giovani, oltretutto donne" ha sottolineato Francesca di Carlo, responsabile audit Enel. "Una novità importante in questo momento delicato per l'Italia, quindi sono molto fiera che Enel sia stata coinvolta di nuovo in questa iniziativa".

Tra le numerose donne premiate del Premio Bellisario 2014 ci sono anche la prima astronauta italiana, Samantha Cristoforetti e Maria Cristina Finucci, fondatrice del Garbage Patch State, nazione che comprende le "isole" formate da materiale plastico disperso nell'0ceano Pacifico, alla quale l'artista ha dato un nome, una bandiera e una costituzione per denunciare all'opinione pubblica l'esistenza di questa immensa distesa di 16milioni di metri quadri di rifiuti.