La rivoluzione dei Big Data entra nelle aziende

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La possibilità di connettersi a Internet è oggi ai massimi storici e interessa circa un terzo della popolazione mondiale. Ci troviamo di fronte a un patrimonio di informazioni che cresce di giorno in giorno e le grandi aziende si stanno attrezzando con software sempre più performanti in grado di gestire un'enorme mole di dati, i Big Data.

A spiegare cosa sono e quale impatto hanno e avranno in futuro sulle strategie aziendali è Alessio Pasqui, Campaign and Customer Base manager di Enel. “Le aziende elaborano progetti sui Big Data con l'obiettivo di aiutare manager e dipendenti a prendere decisioni di business, di vendita o di ottimizzazione dei processi. Sono cambiati tre fattori: dimensione, tempo e struttura. Sono notevolmente aumentate sia la mole dei dati sia la competitività generale: le aziende devono prendere decisioni più complesse in minor tempo. Per quanto riguarda la composizione, finora si era abituati a trattare dati strutturati, interni all'azienda. Per essere competitivi nel mercato attuale dobbiamo necessariamente prendere in considerazione i dati esterni, quelli non strutturati: cosa dice un cliente in un sondaggio telefonico, cosa scrive sui social, quali sono le sue abitudini di acquisto”.

L'analisi dei Big Data diventa quindi un passaggio fondamentale per migliorare e velocizzare l'efficacia dei processi aziendali, avere una maggiore comprensione delle tendenze di mercato e massimizzare l'efficacia delle campagne di vendita.

“Un'azienda interessata all'utilizzo dei Big Data - prosegue Pasqui - deve creare una struttura congiunta tra ICT e business dove inserire nuove figure professionali con particolari abilità, come  i data scientists che si occupano di collezionare e analizzare i dati per supportare al meglio le scelte di marketing. Enel, che ha a disposizione un grande quantitativo di dati, si sta affacciando a questo mondo sia mettendo a punto software che ci permetteranno di analizzare al meglio questi dati e sia dal punto di vista della struttura di business” conclude Pasqui.