Genoa: il mini eolico sta diventando grande

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C'è la turbina eolica a forma di conchiglia, quella che cerca di imitare il gioco d'ali degli uccelli in planata e persino quella che si realizza assemblando pezzi prodotti con una stampante 3D e si può trasportare in uno zainetto. Il mondo del mini eolico è in fermento. E lo si vede anche dai prototipi più o meno bizzarri che, con sempre più frequenza, conquistano l'attenzione dei media attratti da soluzioni tecnologiche e di design che spesso incuriosiscono più per l'aspetto singolare che per il reale valore innovativo e la competitività del prodotto.

La corsa alle mini e micro rinnovabili ha dato vita a un segmento tecnologico tanto affascinante quanto in espansione soprattutto in Paesi dove ormai scarseggiano grandi distese utilizzabili per l'installazione di impianti di grosse dimensioni paragonabili a quelle di Asia, America Latina o Africa, mentre abbondano spazi antropizzati e centri urbani che lasciano spazio solo a impianti di piccola taglia e poco invasivi.

Nella famiglia del mini eolico sono di norma inclusi gli impianti con potenza non superiore a 200 kW. Ma i produttori di aereogeneratori che ambiscono ad avere successo in questo segmento sono chiamati a misurarsi con tanti fattori che rendono competitive queste mini centrali del vento: la dimensione della macchina e il suo ridotto impatto visivo e ambientale, la capacità della turbina di sfruttare anche le minime intensità di vento, l'affidabilità dell'impianto e i suoi tempi di controllo e manutenzione.

Enel Green Power ha inventato Genoa con l'obiettivo di introdurre nella famiglia sempre più internazionale del mini-eolico una macchina in grado di coniugare al meglio tutti questi fattori. È una mini-pala eolica dove il decennale know how delle rinnovabili di EGP si veste dello stile elegante del made in Italy nato dalla ormai leggendaria penna verde di Renzo Piano.

Il mini aereogeneratore Genoa raccoglie in sé soluzioni che traducono naturalmente l'innovazione in sostenibilità. L'impianto è in grado di sfruttare anche le brezze più lievi e di trovare spazio nei contesti urbani e antropizzati; le pale in fibra di carbonio sono snelle ma robuste, come le ali delle libellule; la sua torre è sottile come le sartie delle barche a vela. Il Genoa si distingue per i tanti particolari che lo rendono un modello di innovazione sin nei dettagli come, ad esempio, il generatore posizionato nel rotore di coda: si aggiunge ai due posizionati lungo l'asse principale e, oltre a fornire energia per alimentare i sistemi ausiliari, rende "viva" la macchina con la sua continua rotazione.

Frutto di un processo di miglioramento continuo, reso possibile dal dialogo sia con la Renzo Piano Building Workshop che con primarie società di ingegneria e di certificazione, il Genoa risponde tanto alle esigenze del mercato quanto a quelle specifiche di Enel. La macchina oggi è già in esercizio e cattura anche il più piccolo soffio di vento trasformandolo in energia che viene immessa nella rete elettrica nazionale fedele a un "must" di Enel: testare i prototipi in condizioni reali di funzionamento.  A breve il Genoa otterrà la certificazione presso la centrale Molinetto a Castelnuovo Val di Cecina e intanto si prepara a varcare anche i confini dell'Italia: nell'ambito della strategia di open innovation di Enel Green Power il marchio e i brevetti della macchina sono già stati depositati in tutti i Paesi di potenziale interesse.