L'idroelettrico di San Pellegrino è sempre più green

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L'energia di Enel Green Power, la controllata di Enel operativa nel settore delle rinnovabili, è sempre più sostenibile grazie a best practices sviluppate su tutta la filiera, dal cantiere al trasformatore. Ne è un esempio il recente intervento di ammodernamento della centrale idroelettrica di San Pellegrino Terme, nel bergamasco.

L'impianto, costruito negli anni '50 sul fiume Brembo, è stato oggetto di un accurato intervento di ristrutturazione, servito a EGP anche da “laboratorio” per sperimentare un innovativo processo di progettazione, manutenzione e messa in opera degli impianti. È nato così il “cantiere sostenibile”, un insieme di linee guida per tutte le attività connesse alla costruzione e all'ammodernamento delle centrali, in cui tutela dell'ambiente, uso razionale di risorse e materiali, attenzione per salute e sicurezza sono alla base di ogni passaggio del lavoro quotidiano.

Nella definizione del piano di aggiornamento per la centrale di San Pellegrino, gli ingegneri della controllata green di Enel hanno messo a punto un nuovo sistema di progettazione, che valutasse sin dall'inizio (oltre agli aspetti tecnici) anche tutto ciò che riguarda la salvaguardia di ambiente, territorio e sicurezza.

“L'elemento di novità è stato la realizzazione di un cantiere totalmente eco-compatibile, contraddistinto da una serie di accorgimenti stabiliti già in fase progettuale: l'impatto ambientale del cantiere è risultato sostanzialmente un impatto zero”. Lo sottolinea Corrado Coletta responsabile EGP Lombardia.

Una prassi, aggiunge Coletta, che ha fatto sì che - in tutta la fase operativa del cantiere e poi a lavori ultimati - l'intervento di manutenzione della centrale sia stato sostenuto e condiviso da tutti gli stakeholder locali, dalle aziende che hanno lavorato con EGP, alle autorità territoriali, dai responsabili delle ASL al Corpo Forestale. E questo grazie a un approccio sostenibile a tutti i dettagli: oli biodegradabili nelle macchine operatrici delle aziende fornitrici, vernici eco-compatibili, attenzione a evitare sversamenti, ottimizzazione nell'utilizzo delle acque di risulta dei processi industriali, compensazione della CO2 emessa dai macchinari e dai veicoli a motore.  

“Una metodologia - conclude Coletta – utilizzata come guida sin dalla fase progettuale, in modo da non incidere sui costi, ma creando valore per l'azienda. È stato così possibile realizzare on time e on budget, quindi nei tempi e con le risorse stabilite, l'intero intervento di ristrutturazione in modo diverso rispetto al solito e con la massima attenzione e rispetto dell'ambiente e delle popolazione locali”.

Al cantiere della centrale di San Pellegrino, tornata a pieno regime a fine dicembre per una produzione media annua di oltre 10 Gigawattora, hanno collaborato 26 aziende, in gran parte lombarde, per un investimento complessivo di 3,5 milioni di euro.