Porto Empedocle: dagli aeroplani alla rete elettrica

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La centrale Enel di Porto Empedocle ha abbandonato l'olio combustibile denso ed è passata al metano. Un trasformazione resa possibile da un investimento di 80 milioni di euro per il riadeguamento ambientale dell'impianto, da 350mila ore di lavoro per circa un anno di cantiere e da 25 imprese coinvolte nelle opera di ammodernamento. Ma soprattutto dalla nuova tecnologia applicata nella centrale Vigata e in particolare dalla turbina a gas, inaugurata il 25 febbraio scorso, che costituirà il gruppo PE3 dell'impianto siciliano.

Il turbogas di Porto Empedocle viene dal cielo, nel senso che la turbina da 80 MW alimentata a metano è parente dalla tecnologie dei motori degli aerei. La base progettistica della macchina infatti è quella di una turbina usata per far volare gli aeroplani con alcune significative modifiche e adattamenti che trasformano propulsione e spinta necessari al velivolo in capacità di generare elettricità.

Più potente e più attento alle emissioni, ma anche più lento e più grande: il turbogas si distingue dalla turbina dell'aereo per diversi aspetti che contribuiscono ad adattarlo allo scopo differente, ma anche ad aumentare il livello di tutela dell'ambiente di cui è capace.

Compressore: il turbogetto di un aereo è alleggerito il più possibile per ridurre la resistenza aerodinamica. Nel motore di un velivolo il compressore della turbina è anticipato tipicamente da un'elica mentre i turbogas prevedono un sistema di aspirazione e filtraggio dell'aria

  • Combustore: la camera di combustione del turbogas è caratterizzata da una corona di bruciatori e applica una tecnologia evoluta per ottimizzare le emissioni e controllare la fiamma.
  • Turbina: Nel turbogetto di un aereo un ugello di scarico massimizza la velocità di espulsione dei gas e quindi la spinta del motore. Nel turbogas questa dinamica non è richiesta e a caratterizzare la turbina di una macchina che produce energia ci sono le cosiddette palette i cui rivestimenti di ceramica e i sistemi di raffreddamento permettono di raggiungere temperature molto elevate ed alta efficienza.

Passando dagli aeroplani alla rete elettrica la turbina si evolve e 'perde' velocità - il regime di rotazione passa dai 5mila giri al minuto del turbogetto ai 3mila del turbogas - ma guadagna quell'efficienza e affidabilità che la rende una macchina evoluta per il sistema elettrico. Il turbogas di Porto Empedocle infatti permette di abbattere le emissioni con livelli al di sotto dei 30 milligrammi per m3. Inserito in un impianto di nuova concezione, grazie al combustibile adottato al posto del gasolio e alle tecnologie applicate, il motore della centrale Vigata è parte di un sistema di generazione in linea con le best practice presenti sul mercato che permette di azzerare le emissioni in atmosfera delle polveri e degli ossidi di zolfo, e a ridurre in modo significativo anche le emissioni degli ossidi di azoto e del monossido di carbonio.